Hallo an alle! In Germania, solo a cavallo del Barocco e dell’Illuminismo apparve il primo romanzo in lingua tedesca, Der abenteuerliche Simplicissimus di HANS JAKOB CHRISTOFFEL VON GRIMMELHAUSEN, la cui essenza è costituita dalla lotta della borghesia contro l’assolutismo, la nobiltà, l’ipocrisia. L’Illuminismo portò con sé sentimenti di ribellione e autonomia creativa, che si espressero in nuove posizioni violentemente anticlassicistiche: lo “Sturm und Drang”, movimento basato sull’individualismo, la libera espressione dei propri sentimenti, l’appassionata relazione con una natura burrascosa e drammatica, il rifiuto di convenzioni in vita come nell’arte, la ricerca di un’identità nazionale, i cui massimi esponenti sono stati JOHANN WOLFGANG GOETHE e FRIEDRICH SCHILLER.
Nella letteratura moderna, a partire dal secondo dopoguerra, gli scrittori convenirono che era giunta l’ora di ripartire da zero seguendo, in parte, le tendenze dei secoli passati.
Le affinità elettive di Johann Wolfgang von Goethe
Il cielo diviso di Christa Wolf
Sono passati più di 30 anni da quando “Il cielo diviso” è stato pubblicato per la prima volta in Germania. In questo arco di tempo il Muro di Berlino è stato abbattuto. Eppure la storia d’amore di Rita e Manfred, storia cresciuta e naufragata all’ombra di quel Muro e dei grandi eventi storici e esso collegato, non ha perso neanche un briciolo della sua forza emotiva e metaforica. I due giovani sono ancora lì, sotto gli occhi del lettore, nel momento in cui si uniscono in un innocente progetto di vita comune e poi, nemmeno due anni dopo, quando questo stesso amore si spezza sotto l’arida pressione della Storia. Allora le differenze ideali e di temperamento dei due prevalgono e le loro strade si separano.
Figlie di una nuova era di Carmen Korn
Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all’ombra della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di sempre Kathe, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un’appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende personali s’intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine, matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo dell’amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d’epoca di un mondo che non c’è più: i cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case d’appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d’oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante delle SS, la minaccia nazista…
Opinioni di un clown di Heinrich Böll
Con pantomime teatrali, con telefonate e incontri, un clown lancia accuse feroci all’opulenta società della Germania occidentale, che sembra aver smarrito ogni valore.
Berlino segreta di Franz Hessel
In questo affascinante ritratto della Berlino degli anni Venti, seguiamo la vicenda di Wendelin, uno studente in procinto di lasciare la città e gli amici che lo hanno accompagnato fino a quel momento. Con lui, con la sua eccentrica e libertina cerchia di amori e di amicizie, il romanzo ci conduce tra i salotti e le abitudini mondane di un’alta borghesia impoverita dalla grande inflazione e travolta dai mutamenti di un mondo avviato a un inarrestabile declino. Il romanzo Berlino segreta, apparso nel 1927 e mai pubblicato finora in Italia, sviluppa in forma narrativa gli spunti contenuti nei numerosi articoli e prose dedicati da Hessel all’arte della flânerie, ovvero di quella dimensione filosofica e spirituale del passeggiare senza una meta. Nel ritratto dell’anziano professor Clemens Kestner e nei suoi dialoghi con il protagonista, Hessel ha occasione di esporre la sua visione del mondo e la sua proposta di una garbata forma di resistenza individuale alla frenesia della modernità, fondata su una personalissima etica di rinuncia al piacere del possesso.
Lui è tornato di Timur Vermes
Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un’aria di pace e al timone del paese c’è una donna. E così, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, in televisione: non è un imitatore né una controfigura, interpreta sé stesso e non fa né dice nulla per nasconderlo. Anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, e lo imitano.