JUVENTUS-NAPOLI FEMMINILE 2-0
JUVENTUS (4-3-3) Aprile; Hyryynen, Lenzini, Salvai (dal 1’ s.t. Gama), Nilden (dal 39’ s.t. Lundorf); Zamanian (dal 1’ s.t. Boattin), Pedersen, Caruso (dal 24’ s.t. Rosucci); Bonfantini (dal 1’ s.t. Hurtig), Straskova, Cernoia (Peyraud, Giai, Pfattner, Beccari). All.: Montemurro.
NAPOLI FEMMINILE (3-5-2) Aguirre; Garnier, Di Marino, Corrado (dal 30’ p.t. Acuti); Erzen, Goldoni, Tui (dal 1’ s.t. Kuenrath), Colombo (da 1’ s.t. Popadinova), Abrahamsson; Soledad Jaimes, Chatzinikolaou (dal 22’ s.t. Imprezzabile) (Chiavaro, Toniolo, Kuenrath, Porcarelli, Severini, Capitanelli). All.: Pistolesi
Arbitro: Arace di Lugo di Romagna (Piatti-Ivanavich/Zavagli).
MARCATORI: Caruso 1’, Cernoia 5’
Note: si è giocato a Vinovo a porte chiuse. Amm.: . Rec.: 2’ p.t., 3’ s.t.
Due macchine diverse Juve e Napoli con la prima troppo veloce per la seconda (tanto da chiudere la contesa in 5’) anche se le azzurre hanno avuto giustamente da recriminare per due rigori non concessi.
Pistolesi ha optato per il 3-5-2 che gli ha dato garanzie sin dal secondo tempo di Roma ma ha riportato Erzen in fascia è schierato finalmente l’agognata coppia Soledad-Deppy. Di contro, Montemurro – in chiave Chelsea – ha lasciato a casa Girelli e Bonansea e inserito Cernoia nel tridente con Straskova e Bonfantini.
Proprio Cernoia dopo quaranta secondi ha trovato Caruso sola in area che di testa ha fatto uno a zero. Inizio shock per le azzurre che al 5’ hanno incassato il due a zero: destro potente di Zamanian, respinta corta di Aguirre e tap-in vincente di Cernoia.
Un pallonetto di Deppy con Aprile fuori dai pali ha portato il Napoli vicino a dimezzare lo svantaggio ma il pallone è finito alto di poco.
Il Napoli ha reclamato un rigore per una uscita azzardata di Aprile su Colombo, poi Bonfantini ha fallito tre volte il tris prima della fine del primo tempo.
Pistolesi ha scelto il 4-2-4 in avvio di ripresa. Tanti cambi, poche occasioni per entrambe le squadre (una a testa nei primi 25’ con Hurtig e Soledad) e proteste Napoli per una trattenuta di Pedersen su Goldoni. Meglio le azzurre rispetto alla prima frazione ma pochi pericoli per Aprile che ha tenuto inviolata la sua porta, complice anche un destro a lato da ottima posizione di Soledad nel finale di gara.