Il complesso delle Terme di Agnano è una delle strutture storico-artistiche di Napoli. Situato nei Campi Flegrei a ovest della città. Le più antiche testimonianze archeologiche ritrovate ad Agnano risalgono addirittura al IV-III secolo a.C. e sono ancora oggi visibili all’interno del parco delle attuali terme. Si tratta di alcuni frammenti murari di origine greca di quella che è, probabilmente, la più antica struttura termale flegrea mai rinvenuta, Le immense terme nel corso del tempo hanno subito numerosissimi cambiamenti.
La storia delle Terme di Agnano ricomincia il 28 settembre 1870, giorno in cui fu avviato il prosciugamento dell’omonimo Lago .
Con L’Unità d’Italia infatti, fu emanata una legge il 3 maggio 1865 in cui si prevedeva la bonifica del territorio ed il progetto fu affidato all’Ingegnere Martuscelli che realizzò a proprie spese l’opera in cambio della proprietà dei suoli e delle terme demaniali circostanti
Lo scavo del canale emissario permisero di recuperare ben 130 ettari di terreno. Grazie al prosciugamento furono scoperte decine e decine di sorgenti termali !
Il 16 febbraio 1909 fu istituita la “Società delle Terme di Agnano” ed il programma di riqualifica prevedeva non solo il Parco Termale ma anche la lottizzazione del Monte Spina e la costruzione di ville familiari destinate alla ricca borghesia napoletana. Il 1 luglio 1911 furono terminate tutte le strutture principali e vennero finalmente inaugurati gli stabilimenti. Furono questi gli anni d’oro per le Terme di Agnano, che divennero il fiore all’occhiello del sud Italia e fu determinate per il beneficio della loro fama, lo scavo delle antiche terme romane.
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale le Terme di Agnano continuarono a funzionare fino al 1943 ma gli eventi storici rappresentarono una vera e propria sciagura per la Società che arrivò all’orlo del fallimento scongiurato soltanto grazie alla riscossione dei canoni di affitto dei terreni ai coloni. Con queste risorse si avviarono lavori urgenti.
Da anni le terme di Agnano erano agonizzanti, da qualche anno poi possiamo dire che non esistono più.
Oggi l’ingresso nelle terme è talmente andato in rovina che è da brividi.
Al personale è stato dato il benservito, ai cittadini viene negato ogni servizio, le antiche terme di proprietà del Comune di Napoli, ormai allo sfascio sono avviate verso una lenta agonia. Palazzo San Giacomo sta tentando da anni di liberarsene, ma di compratori all’orizzonte non ce ne sono. All’orizzonte, c’è solo una quesìtone economica una questione economica: i gestori sostengono di avere diritto a un ristoro da 40 milioni per gli affari previsti e andati in fumo, il Comune chiede 8 milioni per i mancati interventi che erano previsti nell’accordo.
In questi mesi dovrebbe esserci la decisione del giudice arbitro, nel frattempo ad Agnano continueranno i crolli.
Dopo duemila anni Napoli è stata capace di distruggere un patrimonio come le sue terme.