É uscito mercoledì 8 marzo 2023 per Ohimeme (www.ohimeme.com) il nuovo (e secondo) singolo del progetto Kleinbottle, un duo di fratelli dalle influenze stratificate che toccano l’indie rock di matrice britannica ma anche l’estremo Oriente, come dimostra questo pezzo allo stesso tempo mistico e ricco di groove, grazie alla sua linea di basso e alla presenza di percussioni e strumenti a corda caratteristici dell’estremo Oriente.
Immaginate, ogni qualvolta chiudete gli occhi, di non vedere solo quel buio che ben conosciamo, ma di scorgere un fiume di luce, che ci indica un percorso, ci ristora, rendendo l’oscurità attorno più accogliente (“cosy darkness…”), ma tutto ciò è positivo o no? Questa è la prima immagine che ci presenta il secondo singolo dei Kleinbottle “Light In The Eyelids“.
Una delicata voce femminile, che canta in una lingua sconosciuta, ci catapulta in un’altra dimensione, sottolineando la natura mistica del viaggio e dell’ambientazione. Purtroppo il cammino, senza meta, risiede nelle nostre “palpebre secondarie”, che si aprono solo chiudendo gli occhi, ossia solo fuggendo dalla realtà; ci fa sentire meglio, ma in esso ci stiamo perdendo.
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Due chiacchiere con i Kleinbottle:
Ciao Salvatore benvenuti a Senza Linea e complimenti per la vostra musica. Il vostro ultimo singolo è “Lights in the eyelids”. Come nasce questo brano?
E’ stato un momento particolare perchè il brano parla di un viaggio mistico: immaginiamo di chiudere gli occhi e vedere solo buio, una sorta di fiumi di luce. Ognuno può dare ai nostri pezzi il significato che vuole, attraverso la simbologia, contrapposizione, momenti bui o un rifugio che si trova quando uno si isola dagli altri. Lasciamo all’ascoltatore la libera interpretazione oppure si può immergere nel brano e ascoltare questo groove ripetitivo senza farsi troppe domande.
Aprire gli occhi della mente…
Si, il buio accogliente, le seconde palpebre…
All’inizio del brano c’è una voce femminile. Di chi è questa voce?
Una cara amica, maestra di canto che si chiama Alessandra Mandarino, che fa la parte centrale, non è proprio un ritornello, ma quasi. Serve per creare una contrapposizione tra la mia voce che è tipo effetto radio e la sua che è limpida, soave (anche se abbiamo introdotto il riverbero). Canta in una lingua sconosciuta per rimarcare l’effetto mistico e per dare più importanza al suono e meno importanza alle parole specifiche.
Voi siete un duo di fratelli, Salvatore e Raffaele. Come va questa collaborazione? Andate d’accordo?
Si, per forza, altrimenti non saremmo riusciti a comporre dei brani insieme, lavorare insieme. Fin da piccoli siamo sempre stati assieme, e ci siamo trasferiti insieme fuori sede. Questo è molto importante perchè riusciamo sempre a confrontarci.
Questo è il vostro secondo singolo. Avete in mente la pubblicazione di un altro singolo o raccoglierete il tutto in un EP?
Sull’uscita del terzo singolo stiamo ancora discutendo ma sicuramente uscirà un album che si intitolerà “The open sea” e i due singoli che abbiamo già pubblicato ne faranno parte. Conterrà 10 pezzi.
Avete anche dei live in programma?
Si, contiamo di fare live, per ora ad Alessandria, ma speriamo di girare anche un pò.
Allora vi facciamo un grande in bocca al lupo e continueremo a seguirvi!
BIO:
I Kleinbottle sono un duo di fratelli che compongono brani miscelando caratteristiche del chillout, dell’indie e del pop, ponendo l’accento su alcune venature che rimandano all’Estremo Oriente. Il loro obiettivo è condividere immagini e sensazioni attraverso la musica e una spiccata simbologia.
https://www.instagram.com/kleinbottle/