La settimana, anzi i tre giorni, che avevano preceduto la sfida all’Udinese per il turno infrasettimanale, valido per la sesta giornata del campionato, era stata carica di tensioni e di polemiche.
Le note vicende legate al video tik tok che aveva fatto infuriare Osimhen e il suo agente Calenda, avevano riempito le pagine dei giornali e dei siti specializzati.
Troviamo davvero stucchevole la vicenda e preferiamo glissare.
La vera notizia è che ieri sera si è rivisto il Napoli che aveva incantato l’Italia e l’Europa lo scorso anno e molte sono le considerazioni e le domande che si potrebbero fare a riguardo.
Al termine della gara, ricordiamo conclusasi con un perentorio 4-1 in favore dei campioni di Italia, è stato Kvara, migliore in campo per distacco e improvvisamente rinato dall’opacità che aveva reso le sue prestazioni “ordinarie”, a spiegare che ci sarebbe stata una sorta di conclave con Garcia nella quale i calciatori, almeno quelli più rappresentativi, avrebbero espresso le proprie idee circa la modalità di gioco.
I risultati sono stati immediati: si è rivisto lo spettacolo, le giocate e i gol, il recupero palla feroce…insomma si è rivisto il Napoli che tutti ricordavamo.
Non ci piace, e non crediamo sia così, pensare che Garcia abbia abdicato dalla sua idea e permesso ai giocatori di riannodare il filo di concetti calcistici collaudati e prematuramente abbandonati.
Qualche spiraglio si era visto già a Bologna, ma il risultato di parità, dovuto anche alla sfortuna e all’imprecisione, aveva offuscato questo aspetto.
La gara di ieri è stata a senso unico: Zielinski ha aperto le marcature dagli 11 metri grazie ad un rigore che l’ineffabile Manganiello non aveva visto salvo essere poi salvato dal Var, raddoppio dell’Osimhen furioso su assist di uno splendido Politano, poi Kvara e Simeone hanno chiuso il poker, con in mezzo il punto della bandiera dei friuliani.
A Garcia va dato merito di aver anticipato i cambi rispetto al solito, complice anche la prossima sfida al Lecce, a meno di 72 ore di distanza.
Una rondine non fa primavera, su questo non c’è dubbio, ma visti anche i risultati di ieri e le difficoltà delle favoritissime, alla vigilia, strisciate, siamo sicuri che il Napoli possa giocarsi le sue chance in un campionato che sarà comunque equilibrato.
Non ci sarà una squadra che dominerà la stagione, l’utilizzo sano delle forze a disposizione, la capacità di mantenere una condizione psicofisica buona nel lungo periodo e l’andamento delle big nelle competizioni europee saranno, con ogni probabilità, le variabili che definiranno la squadra che potrà tagliare il traguardo per prima.