In vico Fico al Purgatorio quasi all’angolo con via dei Tribunali, nei pressi della Chiesa del Purgatorio ad Arco e al del Teatro Instabile Napoletano, in questa stradina che collega il Decumano Maggiore dei Tribunali al Decumano Inferiore, via San Biagio dei Librai, la nostra Spaccanapoli per intenderci troviamo la statua di Pulcinella.
Pulcinella rappresenta la napoletanità e, più in generale, rappresenta il modo di agire del popolo napoletano.
Dal 2012 la statua di Pulcinella, dono dell’artista Lello Esposito ( Noto artista napoletano) alla città è una delle figure più fotografate del centro storico.
L’opera in bronzo, dell’altezza di un metro e venti è posata su un basamento in pietra.
Il naso della statua piano piano si sta consumando, si dice, che accarezzarlo attiri la buona sorte, insomma, porta fortuna.
Storia di “Pulcinella”,
A Napoli la maschera di Pulcinella ha delle origini molto antiche. È apparsa per la prima volta nel 1300, quando il suo nome stava per “piccolo pulcino” ed era utilizzata per indicare una persona negligente e perditempo. Successivamente, le sue origini furono attribuite a Silvio Fiorillo, un commediografo dell’arte del 1500 che, durante le sue esibizioni, era solito indossare un tipo di maschera completamente diversa da quella che conosciamo noi oggi; e cioè una “mezza maschera”, anche chiamata “lupo”, con un grosso naso ricurvo, un volto pieno di rughe ed occhi molto piccoli.
Queste particolari caratteristiche, insieme ad una voce stridula, rendono la maschera più simile ad un gallinaccio nero, da cui deriva la parola “polleciniello” (in dialetto napoletano).
Fiorillo si ispirò a Puccio d’Aniello, il nome di un contadino di Acerra reso famoso da un presunto ritratto di Ludovico Carracci del quale si conosce un’incisione di Carlo Enrico di San Martino, dalla faccia scurita dal sole di campagna ed il naso lungo, che diede vita al personaggio teatrale di Pulcinella.
Come tutti i napoletani sanno, Pulcinella è il simbolo dell’uomo semplice che cerca di affrontare tutti i suoi problemi con il sorriso. Egli è sempre in contraddizione con sé stesso, prendendosi gioco di sé stesso e facendo il furbo. Infatti, è difficile per lui stare in silenzio, ecco perché esiste l’espressione “Il segreto di Pulcinella”, per indicare un fatto di cui tutti hanno conoscenza, qualcosa che ormai è diventato di pubblico dominio nonostante i tentativi di tenerlo nascosto da parte di chi lo detiene