Buona la prima… più o meno: il Napoli di Antonio Conte esordisce con una soffertissima vittoria ottenuta ai calci di rigore contro il Modena, e deve ringraziare il sempre troppo vituperato Meret, eroe della serata con due penalty parati.
Il nuovo Napoli varato dall’ex allenatore della Juventus, alla prima ufficiale, è in realtà sembrato tremendamente simile alle ultime, disastrose versioni della scorsa stagione, difesa a 3 a parte.
Ritmi blandi, pochissime idee, possesso palla stucchevole, nessuna verticalizzazione, Lobotka e Kvara a predicare nel deserto: tutto come prima, insomma, con l’eccezione forse di una maggiore coesione difensiva, che non ha però impedito al Modena di confezionare l’unica palla gol del primo tempo, con la traversa a salvare Meret.
Qualcosa di più si è visto nella ripresa, con Simeone al posto di un Raspadori al solito volenteroso ma isolato: nessuna azione, comunque, in grado di sbloccare il risultato e di evitare lo stillicidio dell roulette dal dischetto.
Dopo l’iniziale errore di Cheddira, autore di un passaggio al portiere più che di un penalty, Meret saliva in cattedra, intercettando due rigori calciati alla sua destra e mandando il Napoli alla sfida successiva, in programma contro il Palermo a fine settembre.
Oltre che ai carichi di lavoro e alle scorie di un anno difficile da lasciarsi alle spalle, la scialba prestazione di sabato scorso non si può non attribuire alle tante questioni irrisolte di un mercato ancora lontanissimo dall’essere completato.
L’ombra di Osimhen aleggia ancora sul “Maradona”, impedendo a Lukaku di ritrovare Conte e al Napoli di giocare con un vero centravanti, ma non è tutto: le bocciature di Folorunsho e Gaetano, l’addio di Cajuste, il pasticciaccio Brescianini (mollato dopo le visite mediche) e i ritardi nella chiusura dell’affare Gilmour, rendono il Napoli totalmente privo di rincalzi a centrocampo alla vigilia dell’esordio in campionato, previsto stasera (ore 18:30) al “Bentegodi” di Verona.
In attesa di novità che arriveranno, si spera, la prossima settimana, Conte dovrebbe quindi riproporre la formazione vista col Modena: Di Lorenzo e Buongiorno ai lati di Rrahmani, Mazzocchi e Spinazzola sulle fasce con i sopravvissuti Anguissa e Lobotka in mediana, Kvara e Politano ad agire alle spalle di Raspadori.
Gli azzurri sono in vantaggio nel computo dei 31 precedenti disputati in Veneto in Serie A, con 13 vittorie a fronte di 11 sconfitte, l’ultima delle quali giunta il 24 Gennaio 2021: dopo il gol lampo di Lozano, la squadra di Gattuso affondò sotto i colpi di Dimarco, Barak e Zaccagni.
Risale all’anno scorso il più recente successo partenopeo, con Garcia in panchina: mattatore nel 3-1 del 21 Ottobre 2023 fu Kvicha Kvaratskelia, autore di una doppietta dopo il gol del vantaggio siglato da Politano.
La “X” in schedina manca addirittura dai tempi di Maratona, che il 24 Aprile 1988 portò il Napoli avanti prima del pareggio di Galia: fu un punto amaro, che tenne i Campioni d’Italia in testa alla classifica per un’altra settimana, prima del sorpasso operato il 1 Maggio al “San Paolo” dal Milan di Sacchi.
Sono tanti i bei ricordi legati agli esordi in quel di Verona: dalla prima volta in maglia azzurra di D10S, all’inizio della cavalcata tricolore di due anni fa, con Kvara subito protagonista con un gol e un assist.
La speranza è che questo avvio nella città di Giulietta possa essere ricordato come l’abbrivio di un percorso vincente, sotto la guida di Antonio Conte.