Un tris per restare in vetta: il Napoli di Conte batte anche il Como, conquista la quarta vittoria consecutiva in casa, e si regala quindici giorni da capolista, in virtù della sosta per le Nazionali impegnate in Nations League e amichevoli più o meno necessarie.
Che non sarebbe stata una partita facile lo si sapeva, vista la qualità del gioco e il momento di forma dei lariani, ma gli azzurri hanno illuso tutti con una partenza bruciante: a McTominay sono bastati infatti 24″ dal fischio d’inizio per raccogliere l’invito di Lukaku e infilare Audero con un perfetto diagonale di destro.
Il gol preso a freddo non ha però scomposto la squadra di Fabregas, che nel corso del primo tempo ha progressivamente preso campo e pallino del gioco, con il Napoli in difficoltà sia nell’aggredire che nel ripartire.
Il palo colto da Nico Paz con uno splendido sinistro a giro è stato solo il preludio al meritato pareggio ospite, arrivato a fine frazione grazie a Strefezza, bravo nel sorprendere Buongiorno e Caprile con un destro secco dal limite dell’area.
La forza delle grandi squadre si vede nei momenti di difficoltà, e in tal senso il piglio con cui i ragazzi di Conte hanno iniziato la ripresa è stato davvero confortante: aggressivo, compatto, deciso, il Napoli si è riportato subito in vantaggio grazie a Lukaku.
Il centravanti Belga è stato freddo nel trasformare a centro porta un penalty conquistato dopo 5′ dall’inizio del secondo tempo grazie a Olivera, che ha costretto al fallo Sergi Roberto dopo aver recuperato palla al limite dell’area comasca.
Gli azzurri stavolta non si sono accontentati, continuando ad asfissiare il Como e a cercare il gol della sicurezza, impedendo di fatto ai lombardi di rendersi pericolosi per tutto il corso del secondo tempo.
A chiudere i conti, e a spaccare la partita entrando dalla panchina come al solito, è stato David Neres, innescato dal solito ispiratissimo Lukaku dopo la verticalizzazione di un Lobotka semplicemente sontuoso nel secondo tempo.
E’ finita dunque 3-1, con gli azzurri a festeggiare insieme ai tifosi la conferma al primo posto in classifica, e ad allungare sul Milan sconfitto a Firenze e sulla Juventus bloccata sul pari allo Stadium dal Cagliari.
La sosta verrà sicuramente sfruttata da Conte per inserire ulteriormente nei meccanismi sia Neres che Lukaku, e per affinare ulteriormente le varianti tattiche che hanno portato alla promozione di McTominay tra i “titolarissimi”.
Se la qualità del gioco non sempre ruba l’occhio, a far sognare i supporters napoletani è la concretezza e la voglia di vincere che Conte sembra aver trasmesso in breve tempo a un gruppo reduce dalla disastrosa annata post tricolore, e i prossimi due incontri contro Empoli e Lecce lasciano intravedere addirittura la possibilità di un ulteriore allungo sulle inseguitrici.
Dopo queste due partite apparentemente agevoli, però, arriverà il famoso ciclo terribile in cui si “parrà la nobilitate” del Napoli, e di conseguenza l’autorevolezza della sua candidatura a un campionato di altissima classifica.
Le due trasferte di San Siro e gli scontri diretti del “Maradona” contro Atalanta e Roma daranno indicazioni più precise sulla dimensione dei partenopei, che però a prescindere da come finirà questo tour de force dovranno restare sul pezzo, senza mai perdere di vista l’obiettivo stagionale, da raggiungere a tutti i costi, ovvero il ritorno in Champions League.
Se poi il Napoli dovesse uscire addirittura rafforzato, a livello di classifica e di consapevolezza dei propri mezzi, dai quattro scontri diretti, allora i tifosi potrebbero davvero tornare a coltivare nuovamente un…sogno nel cuore.