Trama:All’epoca di Kennedy e Martin Luther King, il destino dei neri d’America sembra arrivato a una svolta, ma per l’investigatore Easy Rawlins le cose vanno di male in peggio.
È il 1961, Easy Rawlins ha perso gran parte di ciò che aveva cinque anni prima. La moglie se n’è andata portandogli via la figlia e i suoi investimenti immobiliari lo hanno lasciato al verde, costringendolo a trasferirsi in un appartamento in affitto a West Los Angeles…
Quando un certo Saul Lynx viene a chiedergli di trovare l’anziana Elizabeth Eady, detta Betty, donna di rara bellezza e magnetismo che Easy aveva conosciuto da ragazzino.
Betty, la cui forte attrazione per la bellezza e per tutto ciò che è maschile, la conduce dalla periferia di Houston, Texas, a Beverly Hills.
Betty, dannata perché troppo bella, è perseguitata da un destino crudele di dolore e passione che Easy tenta di ricostruire.
21 lettere
Recensione: Mi sono innamorata della penna di Mosley leggendo Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey, il suo stile è diretto e crea personaggi indimenticabili.
Purtroppo, non ho avuto poche difficoltà con Betty la nera. Il motivo è che mi sono trovata in un mondo sconosciuto: si tratta del terzo libro di una serie che ha come protagonista Easy Rawling ed ho fatto fatica per gran parte del libro, dato che vengono richiamati numerosissimi personaggi ed eventi accaduti in precedenza, poco spiegati in questo episodio. Tirando le somme, non sono riuscita ad apprezzare totalmente lo svolgimento della storia, perché non riuscivo a capire determinati collegamenti.
Setacciando il tutto ed analizzando solo il focus, ovvero la scomparsa di Betty e tutto ciò che accade, allora devo ammettere di essermi trovata di fronte ad un ottimo lavoro: un romanzo intenso, profondo e avvincente che affronta temi complessi come il razzismo, la povertà e l’identità nell’America degli anni ’60. Ambientato a Los Angeles, il romanzo porta il lettore a scoprire la storia di Betty, una donna nera, forte e sensuale, che cerca di sopravvivere in un mondo che sembra spesso esserle nemico. Una donna che si sforza di trovare il suo posto in una società segnata da profonde ingiustizie, protagonista complessa, ricca di sfaccettature. Nonostante le difficoltà che affronta — dalle questioni razziali al sessismo, dalla povertà alla violenza — riesce a mantenere una dignità e una forza interiore straordinaria.
Di Mosley amo la capacità di dipingere il contesto sociale con estrema vividezza. La Los Angeles che descrive è un luogo vivo, crudo, pieno di contraddizioni, vediamo un mondo fatto di lotte quotidiane, ma anche di momenti di grande solidarietà e amore tra le persone emarginate dalla società. La comunità afroamericana rappresentata nei suoi romanzi è piena di personaggi complessi e realistici, ognuno con i propri sogni, frustrazioni e desideri.