L’8 novembre, p. v. presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino, le associazioni “Officina delle Idee” e “I Sedili di Napoli ETS” ricordano, Il mito di Eduardo De Filippo a distanza di 40 anni dalla sua morte.
Eduardo De Filippo, icona del passato, sempre presente nei nostri Natali con il suo Presebbio, scatena i ricordi d’infanzia di tanti “baby boomer”, con le circostanziali frasi emozionali sempre in uso. Il maestro ha sempre avuto una particolare attenzione verso il cibo, ovunque e sempre nelle sue commedie sul palco e nelle interpretazioni trasmesse in tv.
Giornata di commemorazione che si terrà dalle 9,30 alle 13,00 Dalle 13, 30 alle 15,00; una sorpresa intratterrà gli ospiti per riprendere la sessione pomeridiana dalle 15,30 alle 18,00.
Nella commedia “L’ Arte della cucina Napoletana” IL TEATRO IN TAVOLA È SERVITO A NAPOLI
Presenti le scuole di ogni ordine e grado
Un importante contributo sarà dato dall’Istituto “Antonio Esposito Ferraioli” nella gestione del movimento conviviale e accoglienza, e dall’Istituto Superiore “Archimede” per il supporto coreografico e l’accoglienza.
In mattinata saranno presenti le istituzioni per un indirizzo di saluto: Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’assessora alle attività produttive Teresa Armato.
Eduardo De Filippo nel 1979 dedicò una meravigliosa poesia ad Unicef; alla presenza della presidente del Comitato Regionale Unicef Emilia Narciso, circondata dai giovani volontari, riascolteremo la poesia “L’ultima speranza”
A seguire, musicisti, attrici e attori del calibro di Marco Zurzolo, Lidia Ferrara, Massimiliano Cimino, Gianluca Masone. Fra le tante emozioni, ci sarà un momento sensoriale a cura di PapaccioManuela AIS Campania, Tirando ci spiega come si riconosce il profumo del caffè e non solo. Nel pomeriggio, un tavolo tecnico discuterà sull’ argomento ” DOP IGP economy meridionale ” fra osservazioni e proposte.
Presenti al tavolo:
On Marco Cerreto capigruppo commissione agricoltura Camera dei Deputati
Consigliere regionale Vincenzo Santangelo
Salvatore Schiavone direttore ufficio ICQRF Campania Molise MASAF
Giovanni Cafiero direttore consorzio Gragnano città della pasta
Stefano Luciano presidente consorzio terre italiana e presidente CNL 1930
Giampaolo Rubinaccio coordinatore Ortofrutta Italia Organismo Interprofessionale
Marco Giuri esperto di diritto Vitivinicolo e di Privacy
Giovanni De Angelis, general Director Anicav
Carmine Giordano presidente del C.A.A.N
Michele Farro presidente consorzio di tutela vini campi Flegrei e Ischia
Antonio Ferrieri patron di Cuori di sfogliatella
Marco Simonetti Caffè Toraldo
Parlare del teatro di Eduardo a Napoli è come discutere del profondo legame tra le tradizioni popolari con le produzioni agroalimentari-vitivinicole e il loro luogo di origine.
Oggi più di allora la sostenibilità ambientale, economica e sociale è il tema del futuro, e la cultura del cibo ha un ruolo importante da giocare in questa partita che vede Napoli al centro della scena.
Per questo si può parlare anche di DOP economy meridionale come Cultura nei territori con forte identità legata alle Indicazione Geografiche.
Se ci fosse Eduardo, oggi ci accompagnerebbe in scena nella sua cucina descrittiva del territorio in versione moderna, menzionando le mozzarelle e pomodori DOP, la pasta IGP, nocciola IGP, vini e oli DOP, caffè napoletano candidato al patrimonio UNESCO, i dolci PAT i limoni profumati Bio e la mela annurca IGP, che hanno ormai preso parte al consolidamento della cultura civica e del capitale sociale, inteso come l’insieme delle reti associative basate sullo sviluppo di norme e relazioni di fiducia nelle comunità locale.
La cultura dei territori rurali è alla base del nuovo riposizionamento verde dell’Italia e per questo il suo testimone non può che venire da un territorio vocato alla tradizione contadina, ma ponendo l’attenzione verso una terra dove da sempre è uno spettacolo naturale, un teatro del tempo che fu, che è e che sarà sempre Parthenope!