Il castello del Carmine o Sperone, si erge all’estremità orientale di Napoli. Fu fatto costruire nel 1382 da Carlo III di Durazzo. Per la sua forma fu denominato “ LO SPERONE”.
L’edificio fu collocato all’angolo meridionale della cinta murararia cittadina come baluardo difensivo. A differenza, però, degli altri castelli , non aveva al suo interno arredi di lusso né sale regali,per ospitare feste , essendo esclusivamente adibito ad uso militare, nato per fronteggiare le guerre e gli assalti nemici.Dopo solo quattro anni dalla sua costruzione, il castello fu teatro della battaglia che vedeva contrapposti Luigi II D’Angiò e Ladislao Di Durazzo.
Successivamente, durante l’assedio di Alfonso d’Aragona, e dei i suoi uomini ,che decisi a conquistare il castello, non si preoccuparono minimamente che sulla stessa linea di fuoco c’era anche la Chiesa del Carmine. Così, inevitabilmente, una palla di cannone, colpì la chiesa, distruggendola completamente.
Dalle macerie uscì un crocifisso quasi integro.
Molti raccontarono che il crocifisso non era uguale rispetto a quello originale, prima della della distruzione della chiesa, la testa di Cristo prima era dritta, ora era leggermente reclinata sulla spalla, gli occhi e la bocca stretti, sembrava come si fosse voluto spostare dal colpo distruttivo. I soldati cercarono di spostare il crocifisso per riporlo in un posto più sicuro ma l’ impresa si rivelò quasi impossibile, il crocifisso era diventato pesantissimo e, praticamente, intrasportabile, tanto che decisero di lasciarlo in quel luogo, e ancora oggi possiamo vederlo lì. La notizia si diffuse nel campo aragonese ed Alfonso chiese al fratello, Pietro di Castiglia, comandante delle truppe, di non infierire più sulla chiesa, ma Pietro non dette ascolto alle preghiere del fratello.
Dopo appena pochi giorni, un colpo di cannone partito proprio dal Castello del Carmine lo centrò in pieno decapitandolo.
Il castello venne demolito nel 1906 per ampliare l’ultimo tratto del corso Garibaldi. Al suo posto sorse la caserma Giacomo Sani in stile neorinascimentale, adibita a panificio militare e che sarà tagliata della parte meridionale alla fine degli anni settanta per il nuovo tracciato di via Marina.
Sulla parte ovest del forte, negli anni trenta fu realizzato l’edificio dei Magazzini militari, anch’esso demolito alla fine degli anni settanta. Per esigenze dovute alla viabilità insomma,è stato buttato giù un pezzo della nostra storia.