Parliamo dell’origine di uno dei luoghi più belli e panoramici di Napoli: Posillipo. La strada venne realizzata da Gioacchino Murat nel 1800, ma i fasti di Posillipo iniziarono in epoca romana. I Romani vennero attirati dalle sue bellezze naturali, lo conferma il nome derivante dal greco “Pausillipon”, che riporta ad un luogo immaginato come una pausa da ogni dolore. In epoca romana la collina venne scelta da uno degli uomini più ricchi del periodo del tardo impero. Egli apparteneva ad una ricca famiglia di origine beneventana, ma la figura di Publio Vedio Pollione non passa alla storia nè per le sue qualità politiche, nè in particolare per le sue ricchezze. Ma lo si ricorda come uno degli uomini dalla condotta dissoluta e dai modi poco caritatevoli. Pollione scelse Posillipo per edificare la sua villa, che Ovidio paragonò ad una vera e propria città.
La villa comprendeva: un Teatro con duemila posti, un Odeion per gli spettacoli e concerti, un parco termale e infine un piccolo porto per gli approdi delle navi. La residenza, aveva una posizione strategica, che permetteva di dominare visivamente tutto il golfo di Napoli, avendo sott’occhio la penisola sorrentina fino ai campi flegrei, insieme a tutte le isole. Nella villa particolarmente lussuosa, era nota l’esistenza di piscine e vasche dove venivano allevati particolari tipi di murene, che si diceva si cibassero di carne umana. Nelle vasche, venivano gettati senza nessun ripensamento schiavi ribelli alla disciplina di Pollione.
La leggenda vuole che durante un banchetto, in onore dell’Imperatore Augusto, uno schiavo si rese colpevole di aver rotto un prezioso calice. Pollione era pronto a darlo in pasto alle murene e solo l’intervento dell’imperatore, riuscì non solo a graziare il malcapitato ma, per punire l’inflessibilità del padrone di casa, Augusto ordinò venisse portato tutto il vasellame della villa e rotto davanti agli occhi del proprietario. Al di là di questo episodio, Pollione all sua morte, in testimonianza della sua fedeltà nei confronti dell’imperatore, lasciò tutti i suoi beni, fra cui la sua villa di Posillipo, ad Augusto. La villa venne ulteriormente ampliata, giungendo fino al mare,vi fu la costruzione di un piccolo tempio, dedicato alla Dea Venere, dove coloro che viaggiavano per mare, cercavano protezione prima di una spedizione. Purtroppo con la decadenza dell’impero, queste splendide costruzioni finirono in stato di abbandono e alcune crollarono a causa del bradisismo. Solo nel XVI secolo, Posillipo tornò a essere il luogo splendido e fuga da ogni dolore, che conosciamo.