Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di “Vaporwave“, anche se nessuno ha ancora ben compreso di cosa si tratti. Se avete dai 15 ai 20 anni, gli artisti di questo genere hanno accompagnato molte delle vostre serate all’insegna di: divano, cuffie e “chill“; se ne avete 50, probabilmente non avete idea di cosa sto parlando. Procediamo per gradi.
La “Vaporwave” è un genere musicale nato intorno al 2010, che trae la propria musicalità da un quantitativo immenso di sottogeneri. Prendendo spunto dal synth pop,smooth jazz,new age,ambient ( e la lista continua), questo tipo di musica è caratterizzato da suoni molto bassi,basi lente e accordi malinconici. Non appena si ascolta un brano di questo genere,infatti, si è subito persuasi da un imminente senso di nostalgia; ed è proprio su questo aspetto che vorrei soffermarmi.
Alcuni di noi,essendo più inclini a determinate sonorità tendono a escludere dal proprio bagaglio musicale alcuni generi, precludendosi delle esperienze a dir poco meravigliose. La musica, in quanto forma d’arte, è succube al dinamico movimento del tempo e quindi è in continuo cambiamento. Per tale motivo, nel corso dei secoli, l’arte ha cercato quanto più possibile di adattarsi alla società e ,talvolta, è stata utilizzata per denunciare la società stessa. Cosa c’entra questo con la vaporwave? Ve lo spiego subito.
Quello che per molti di voi può essere riassunto come “un’accozzaglia di frequenze basse su un beat scadente“, rinchiude in se un significato molto più ampio. Ascoltando un brano di Blank Banshee o di ChildHood, la prima cosa che viene in mente sono i nostalgici anni 80. Nonostante la mia generazione non abbia vissuto il decennio più intenso della storia, tutto ciò che sappiamo su questo periodo sono i racconti dei nostri genitori ( e le serie tv come “Super Car” che trasmettevano in mattinata su Italia 1) .
Erano altri tempi,tempi belli,tempi in cui chiedevi e avevi immediatamente,tempi in cui non esistevano problemi e la cui unica preoccupazione era divertirsi. Stento a credere che questi racconti siano veri, (come ben sappiamo il tempo e la mente travisano la storia), ma questi racconti ,questo “mood” positivo che emerge dalla pop-culture del decennio sono le basi su cui si fonda la vaporwave.
Il tempo, infatti, ha progressivamente smontato ,anno dopo anno, tutte le aspettative di un futro roseo e positivo che caratterizzavano i decenni precedenti al 2000. Il continuo abbrutimento sociale che è sfociato in guerre, attacchi terroristici e apatia di massa è andato via via consolidandosi, affermando nella mente dell’uomo l’impossibilità di sfuggire ad un destino inevitabile : l’estinsione della specie.
Il tanto ambito sogno americano (o capitalista), che ha raggiunto il massimo della sua vetta per l’appunto negli anni 80, è scomparso e coloro che un tempo erano visti come idoli, o eroi ( David Hasselhoff, Silvester Stallone ,Henry Winkler), oggi sono vecchi e decadenti, consapevoli di aver incarnato uno stereotipo di uomo ideale che non ha mai avuto la possibilità di realizzarsi nella realtà.
La vaporwave esprime esattamente questo concetto: la nostalgia, il rammarico, la consapevolezza di essere stati vicini ad un traguardo, ma di non averlo mai raggiunto.
Per questo motivo, invito voi lettori ad ascoltare alcuni dei brani qui sotto e di immergervi nel mare malinconico che solo questa musica è in grado di evocare.
- Blank Banshee- Teen Pregnancy
- Childhood – We Bad
- Luxury Elite – Lingerie
- Yuni Wa – Slow Riding
- Dynatron – Dust of saturn
- Zombie hyperdrive – Red eyes
- Wolf and raven – On the run