Il capolavoro ideato da Justin Roiland e Dan Harmon per Adult Swim ha letteralmente rivoluzionato un genere, appassionando milioni di spettatori. Con l’avanzare delle stagioni, la serie è diventata un vero e proprio centro di attrazione mediatico intorno al quale gravitano le più innovative avanguardie per quanto riguarda l’animazione. Le avventure di Rick e suo nipote Morty sono infatti molto spesso oggetto di discussione (il più delle volte su internet) tra utenti di svariate generazioni.
Insomma una piccola opera che, nonostante le innumerevoli critiche rivolte all’etica della produzione e alla pessima influenza che una serie pseudo scientifica ha sulle mente più malleabili, ha colpito nel segno.
Rick Sanchez è un anziano scienziato alcolizzato, dotato della più alta intelligenza di qualsiasi universo, che si trasferisce da sua figlia Beth, dopo aver abbandonato la famiglia per esplorare i meandri del cosmo. Beth è sposata con jerry e ha due figli adolescenti, Morty e Summer. I due giovani diventeranno presto complici e compagni di viaggio ultradimensionale del nonno Rick.
Ed è proprio su queste avventure che si basa il plot della serie. Avendo a disposizione non uno, non due, ma infiniti universi paralleli da esplorare i produttori hanno potuto spingere l’immaginazione come nessuna serie animata dello stesso genere aveva fatto fino ad ora.
Guardando Rick e Morty, oltre a essere travolti da una comicità mai scontata e perforante dei confini del logico, ci si accorge di un ulteriore fattore che tiene incollati allo schermo: si tratta della profondità immensa che acquistano i personaggi e della bellezza drammatica di alcune avventure.
Ecco allora tre episodi da rivedere delle prime due stagioni, magari soffermandoci su alcune interpretazioni sopra le righe:
Qualcosa di Rick-istro sta per accadere
In inglese Something Ricked This Way Comes, è il nono episodio della prima stagione. Summer trova lavoro come assistente del diavolo, che vende oggetti maledetti. Rick allora decide di aprire un negozio che rimuove le maledizioni. Questo è un episodio che forse osserva in modo ironico il centenario scontro tra scienza canonica e religione, dove entrambe le campane non accettano i meriti e i limiti dell’altro. Un rapido susseguirsi di inganni, contromosse e insulti si conclude nel più ironico e al limite dell’assurdo dei modi. L’ironia ancora una volta aiuta a capire fenomeni trattati forse con troppa boria dai professori.
Puzza di mezzanotte
In inglese Mortynight Run, è il secondo episodio della seconda stagione. Questo è un altro degli innumerevoli scontri con la religione, che si riducono sempre al discorso delle verità relative: Ogni religione monoteista, nella diversità culurale ed etnica in cui si è sviluppata, contiene un frammento di verità, valido relativamente ma non nell’assoluto. Una nuvola – Dio telepatica riuscirà forse a stregare Morty, ma non Rick. Uno scienziato vero ha come Dio solo sè stesso e la sua verità è universale (o, in questo caso, multiversale)
S.P.Q.R.: sono pazzi questi Ricks
Originariamente The Ricks Must Be Crazy, è il sesto episodio della seconda stagione. L’episodio propone una domanda che cruccia i pensatori più arditi da anni. Un universo può essere nient’altro che la batteria di un’astronave costruita con la spazzatura da Rick. È una provocazione enorme alla serietà con cui si vivono i problemi più piccoli e insignificanti. Insomma, se vi succede qualcosa di spiacevole non ci pensate, potremmo essere tutti creature di un alcolizzato che ci usa come lampada da scrivania.