Cosa è il cosplay? E’ un fenomeno è nato nei primi anni ’90 in Giappone: ragazze e ragazzi decidono di interpretare il proprio eroe, si tengono in contatto, si incontrano a raduni e fiere. Non si tratta di un semplice travestimento, il cosplayer impersona realmente il suo personaggio, dedica anche molti mesi alla realizzazione dell’abito e degli accessori, è una passione che forse non si può capire appieno. Anche per questo Senzalinea, attraverso la rubrica Nerdangolo proporrà a cadenza settimanale una serie di interviste a questi ragazzi che dedicano tanto tempo alla loro passione. A tal proposito se volete essere intervistate/i e volete partecipare a progetti futuri contattateci tramite messaggio privato sulla nostra pagina Facebook.
Iniziamo con Simona Nacci, una delle prime persone che ci ha contattato.
Ciao Simona, innanzitutto parlaci un pò di te
Ciao a tutti! Sono Simona, ho 19 anni e sono della provincia di Napoli. Sono un’appassionata di fumetti , di giochi e di cosplay! Passo intere giornate a giocare e a disegnare, e quando riesco a racimolare soldini , cosa molto faticosa al momento, provo a realizzare cosplay! Sono una maniaca del dettaglio quindi deve essere tutto preciso! Dal tessuto al trucco per gli occhi!
Cosa è per te il cosplay?
Per me il cosplay è un modo diverso di vivere le mie giornate. È pura adrenalina, prima del Comicon non ho mangiato per 3 giorni a causa dell’euforia! Per una volta puoi divertirti con tantissime persone ed interpretare il personaggio che adori e la cosa, assurdamente bella, è che si fanno tante nuove amicizie! Ad esempio io ho legato moltissimo con alcuni ragazzi del gruppone di League Of Legends e tutt’oggi siamo ancora in contatto . SE LEGGETE QUESTO SAPPIATE CHE VI ADORO
Com’è nata la tua passione per il cosplay?
E’ nata dalla semplice voglia di ad assomigliare ad un personaggio di un videogioco. Pensi “come vorrei essere anche io così ” e poi decidi di provarci! Amo anche i cosplay delle Maid degli anime (cameriere sexy n.d.r.) così carine con gli abiti di pizzo, Link di Zelda e Ahri di League Of Legends. Una catena insomma !
Perchè hai scelto proprio Ahri del videogioco League of Legends?
Ho scelto Ahri perche l’adoro! È la classica combattente “lama a doppio taglio”, sa come ammaliare, sa piacersi e piacere, ma se deve essere dura ci riesce perfettamente! Allo stesso tempo ha fascino e la giusta dose di cattiveria! In Fiera mi hanno detto “Ahri fai troppo danno” perchè il cosplay è molto sexy. Personalmente penso che prima di fare un cosplay bisogna immedesimarsi nel personaggio che interpretiamo e Ahri mi rispecchia molto . Non è la classica donna guerriera mezza nuda come alcuni credono , a giudicare sono tutti bravi. Ahri ha tantissime frecce al suo arco, insomma, chi non vorrebbe una come lei!?
Ti piacciono altri giochi oltre league of legends ?
Da sempre The Legend of Zelda! Uno dei miei primissimi giochi insieme ai pokemon! Per il resto preferisco più giochi delle varie Playstation come Resident Evil , Stolen, Tekken ed altri. Tre anni fa però scoprii League Of Legends e fu subito amore.
Come hai realizzato il tuo cosplay per il Comicon di Napoli?
Per mancanza di tempo ho deciso di comprarlo, ma una volta arrivato ho dovuto modificarlo completamente avendo ricevuto una gonna molto più grande. In pratica ho rifatto tutto il vestito insieme a mia nonna. Per quanto riguarda le code del costume mi sono rivolta ad un’ amica di Pisa, per l’imbottitura ho aggiunto della semplice imbottitura di cuscini e carta di giornale ed ho ricucito tutto. La sfera l’ho fatta usando una sfera di plastica che poi ho verniciato con due tonalità di blu con delle bombolette spray. All’interno della sfera ho inserito delle luci a LED con del tulle. Non mi lamento, mi è uscito molto bene!
Perchè al Comicon hai presentato due varianti dello stesso colplay?
Inizialmente la mia idea era quella di portare per tutto l’evento Ahri in versione normale. Poi 3 giorni prima che iniziasse ho visto una fan art che ritraeva il mio champion (il personaggio che controlleremo nel gioco n.d.r.) in una versione pool party molto caruccia e..mi sono detta “perché no?”
Hai realizzato altri cosplay in passato?
Si, Link di the legend of Zelda , una Maid e Gumi versione Martryoshka (Gumi è una delle tante cantanti virtuali create con il sintetizzatore vocale della Yamaha Vocaloid n.d.r.).
Come ti è sembrata questa edizione del Comicon, per te è stata la prima?
Questa edizione del Comicon mi è piaciuta molto! Ho letto diverse critiche ma rispetto a quello di due anni fa, a cui ho partecipato, l’ho trovata molto più ricca . Vogliamo parlare degli ospiti? Andiamo, nessuno dovrebbe lamentarsi, a parte “i cuozzi” (in napoletano i ragazzi di bassa estrazione sociale n.d.r.) ! Io mi dico sempre ” l’indifferenza è la miglior arma”.
A proposito di questa problematica: il cosplay essendo subentrato recentemente nella nostra società è erroneamente considerato una sorta di “carnevalata”, e in passato durante il Comicon di Fuorigrotta ci sono stati degli episodi spiacevoli, a te è capitato qualcosa del genere? Cosa pensi su quest’argomento?
Ahri, il personaggio che ho presentato al Comicon, combatte con una sfera di energia. Come detto io ne ho creata una abbastanza simile, e mi sono sentita dire (anche da ragazzini che chiedevano foto) “eh ti piace tenere la palla in mano eh”. Certo un pò spiacevole ma alla fine , come si dice, “da un orecchio mi è entrato e dall’altro mi e uscito”. E’ inutile prendersela perché di gente ignorante ce n’è in abbondanza e se dessimo peso a queste cose non ci divertiremmo piu’.
Per quanto riguarda la “carnevalata” l’Italia ha una mentalità ancora molto chiusa a riguardo. Quante volte capita di esser guardati male anche solo per un colore di capelli diverso dal solito? Non dico che si debbano adattare ma quanto meno aprirsi a nuovi “orizzonti”. E’ solo un modo di divertirsi diverso da chi esce la sera a bere o va in discoteca. Siamo circondati da falsi perbenisti e ipocriti . Come ho detto prima, l’indifferenza è SEMPRE la miglior arma, così come un bel sorriso.
Ho letto che hai studiato fumetto e Illustrazione presso Scuola Internazionale di Comics di Napoli , puoi parlarci brevemente della tua esperienza?
Bellissima esperienza, ti insegnano moltissime cose con grande competenza. Il rapporto con i docenti è confidenziale ma sempre professionale. Personalmente credo che chi sia appassionato di fumetto dovrebbe intraprendere questa strada perché avrà grandi soddisfazioni.
Il tuo prossimo progetto quale sarà?
Probabilmente Soraka Dryad sempre di League Of Legends e Sayaka di High School of the Dead. Come prossimo raduno, sarò presente al Fanraexpo a Salerno a settembre ed al Romics di ottobre probabilmente di nuovo con Ahri.
Ringraziando Simona per la sua grande simpatia e disponibilità, vi do appuntamento alla settimana prossima con una nuova intervista. Qui in basso troverete i suoi contatti social.