Continua il testa a testa tra il Napoli e la fortunatissima Roma di Spalletti che per la quarta volta consecutiva raddrizza la partita nei minuti finali e resta a meno due dai ragazzi di Sarri che battono due a uno l’Atalanta in una gara che poteva terminare con margine ben più ampio a favore dei partenopei. Sbagiano l‘impossibile sotto porta i gli azzurri e subiscono gol nel finale con un piccolo record: prendere un gol nonostante la tabella dei tiri in porta degli avversari riporti uno zero tondo.
Ci pensa il Pipita Higuain, con una doppietta, a regalare i tre punti al Napoli. Giocano i titolarissimi con Insigne,pessima la sua prestazione, sicuramente il peggiore in campo tra i padroni di casa, che vince il ballottaggio con il ben più in forma Mertens, per il resto viene confermata la “solita” formazione. Il vantaggio del Napoli giunge al minuto nove: assist meraviglioso di Hamsik per Higuain che al volo batte Sportiello. Non soffre il Napoli anche se il gioco non è fluido come al solito anche a causa di un terreno reso pesantissimo dalla pioggia. Insigne sbaglia due volte il raddoppio: nella prima occasione, servito da Higuain, sbaglia il controllo che lo avrebbe portato solo davanti al portiere orobico concludendo l’azione con un improvvido ed inutile pallonetto che si accomoda tra le braccia di Sportiello, ignorando l’accorrente Callejon ben piazzato; nella seconda, servito da Jorginho, prova una impossibile sforbiciata che si perde lontanissimo dai pali.
Nella ripresa il Napoli attacca a testa bassa ma, un po’ per l’incapacità dei suoi calciatori di metterla dentro, un po’ per la solita giornata di grazia dei portieri che arrivano al San Paolo e si travestono da supereroi, il risultato resta in bilico. Hamsik spara in bocca a Sportiello dopo uno splendido dribbling, Insigne impegna l’estremo nerazzurro da fuori, Allan spara sulla traversa da pochi metri. Temono la beffa gli azzurri e allora ci pensa il solito Pipita a realizzare il due a zero di testa sfruttando uno splendido assist del l’ottimo Callejon. E’ il gol numero 32 del Pipita, a meno tre dal record assoluto (35) mai registrato in serie a. Intanto tra le fila azzurre Mertens aveva preso il posto di Insigne: spacca le difese il belga anche se, sotto porta, mostra di essere poco cinico. Sarri pensa alla prossima gara, forse troppo presto, e inserisce Gabbiadini per Higuain e El Kaddouri per Callejon (diffidato). A cinque dalla fine, l’unica volta in cui l’Atalanta si avvicina all’area azzurra, una sfortunatissima deviazione di Albiol beffa Reina e riapre la gara.
Nei restanti cinque minuti più recupero la sofferenza è solo nella testa dei tifosi azzurri: i padroni di casa sbagliano almeno tre gol incredibili con Gabbiadini, che manca il tap in su assist di Hamsik, Mertens che spara su Sportiello da cinque metri ed El Kaddouri che viene stoppato ancora dall’incredibile riflesso del portiere nerazzurro, nel mirino del Napoli per il futuro.
Finisce due a uno, una vittoria che ricaccia indietro la Roma, in attesa della prossima decisiva giornata con gli azzurri impegnati domenica sera a Torino sponda granata e Roma che ospiterà il Chievo nel lunch match delle 12.30.