La giustizia brasiliana ha intimato tutte le compagnie telefoniche nazionali di bloccare il servizio di messaggistica WhatsApp su tutto il territorio nazionale per 72 ore, a partire dalle 14 locali (le 19 italiane) di ieri.
La decisione, datata 26 aprile, è del giudice Marcel Montalvao, del tribunale di Lagarto, nello Stato di Sergipe. Le compagnie telefoniche brasiliane ( TIM, Oi, Vivo, Claro e Nextel) hanno già ricevuto il provvedimento da tempo e lo hanno rispettato.
Se non lo avessero fatto sarebbero state soggette a multa giornaliera di 500 mila reais (circa 150 mila euro).
Si tratta dello stesso giudice che lo scorso marzo, ha fatto arrestare il vicepresidente di Facebook per l’America Latina Diego Dzodan che non avrebbe rispettato l’ordinanza del tribunale che obbligava la società a rompere il blocco dei messaggi sotto indagine. Per la cronaca L’uomo interrogato e rilasciato il giorno dopo.
Il 17 dicembre 2015 lo stop ai messaggi era durato 48 ore e a deciderlo è stata il giudice di San Paolo Sandra Regina Nostre Marques. Anche in questo caso, Whatsapp si è rifiutata di collaborare in un’inchiesta su un utente coinvolto nel traffico di droga. Mentre il 25 febbraio dello stesso anno, è stato un tribunale di Teresina nello stato di Piauí a ordinarne il blocco per il rifiuto di rimuovere alcune foto di «bambine e minorenni esibite sessualmente» al centro di un’inchiesta sulla prostituzione minorile aperta dalla procura della città.