Ci siamo, siamo praticamente alla vigilia del Congresso più oscurantista della storia recente nel nostro Paese. Il 29, 30 e 31 marzo, a Verona, i rappresentanti internazionali delle destre più conservatrici, dei movimenti antiabortisti e antifemministi si riuniranno per mettere in discussione i diritti civili delle donne e della comunità LGBT, i quali, dopo anni di battaglie nelle piazze e nelle sedi istituzionali, sono stati conquistati con molta fatica nel corso degli anni. I partiti della destra italiana, ovviamente, in tal senso vogliono giocare un ruolo importante; in effetti, da quando la Lega è al governo, le posizioni più retrive e integraliste stanno trovando un’ottima sponda per portare a compimento le volontà che mirano, come arma di controllo, a limitare le libertà altrui, in nome della difesa di quella che loro chiamano “famiglia naturale”. Come sappiamo, tra tutti i vari partecipanti italiani (da Tajani a Zaia, fino alla Meloni), saranno ben tre i ministri leghisti che faranno da relatori all’evento; tre ministri importantissimi: Salvini, Bussetti e Fontana. Quest’ultimo, a capo del Ministero della Famiglia e della Disabilità, ha persino apposto, insieme alla Regione Veneto e al Comune di Verona, il patrocinio all’evento, che da lui è, appunto, fortemente sostenuto e voluto nella sua città. Del resto, fin dal suo insediamento, egli si è distinto in termini di contrasto netto alle istanze progressiste del mondo gay. Come poter dimenticare quel “le famiglie arcobaleno non esistono”, pronunciato praticamente all’indomani del suo insediamento!? Senza dubbio, Lorenzo Fontana è il più strenuo oppositore delle istanze LGBT e in lui un certo estremismo si rispecchia molto bene.
Ma se al chiuso di un palazzo si terranno i suddetti incontri, sarà invece fuori, per le strade e nelle piazze, che si muoverà la contromanifestazione di protesta, organizzata da Non Una Di Meno, a tutela dei diritti di tutti e per un’Italia laica e una Verona libera. Il corteo partirà dal Piazzale XXV Aprile, stazione Porta Nuova, alle 14.30, ma prima di esso, a cominciare dalle ore 9, le varie associazioni si ritroveranno per un convegno, promosso da Uaar, IPPF Network e Rebel Network, presso l’Accademia dell’Agricoltura, Lettere e Scienze, in via del Leoncino. Sono tantissime, infatti, le sigle che hanno annunciato la loro adesione e, a partire da ciò, è quindi più che mai necessario che si faccia rete tra di esse e che si inizino a gettare le basi per un’azione politica comune, coesa e forte, in modo che si possa rispondere efficacemente agli attacchi che pioveranno certamente pure in futuro. Non dimentichiamoci che, già dai prossimi giorni, partirà la campagna elettorale per le europee e, a quanto pare, il tema sarà tra i principali.
Insomma, sabato, da un lato verrà celebrato il ritorno al buio patriarcale e liberticida, da un altro lato, invece – magari, anche sulla scia della storia travagliata e ostacolata di Romeo e Giulietta, che proprio nella città scaligera del passato trova ambientazione – verrà portato in trionfo l’amore, in tutte le sue forme. Chi può, partecipi!
“Lui Fontana, noi marea!”