La nuova pratica social della (non) rottura di una relazione
Prima dell’era digitale, in caso di rottura di un rapporto, in modo più o meno brusco, c’era la possibilità che l’altro sparisse completamente: “Cara, vado a comprare le sigarette”, “Ma tu non fumi” “…” Puff! In questo caso, soprattutto se si viveva in una grande città, le possibilità che tale sparizione fosse definitiva erano piuttosto alte. Oddio, io sono riuscita a beccare il mio ex sulla tangenziale di Milano all’ora di punta, ma quella si può dire che sia stata la sfiga che conferma la regola.
Con l’avvento della tecnologia, per aiutare i “cuor di leone” a rompere con qualcuno, è nato il ghosting: improvvisamente e senza motivo apparente, una persona ti blocca su tutti i social e smette di rispondere al telefono. È un modo assolutamente meschino di chiudere una relazione, ma capita più spesso di quanto pensiate: conoscete uno, ci state insieme un po’, va tutto bene (pare), siete felici e contenti e di punto in bianco non potete più contattarlo in nessun modo. Quasi sicuramente non è morto, nonostante le vostre più che giustificabili maledizioni, lo potete tranquillamente scoprire tramite gli amici in comune su Facebook (altra piaga della fine delle relazioni), è solo “palle deficitario”, ma sia chiaro che il discorso vale anche per le donne, anche se in misura minore.
L’ultima frontiera della fine di un rapporto è, se volete, addirittura peggio. Viene definito orbiting, letteralmente “tenere nell’orbita”. Consiste nel continuare a ricevere like e cuoricini vari sui social, Facebook e Instagram in primis, da qualcuno con cui avete chiuso, senza vedervi mai, ma senza perdervi completamente di vista. Niente di più e niente di meno. A cosa serve? La persona che lo pratica, continua a “tenervi in caldo”, nell’orbita, appunto, in modo da avervi pronti, una volta che si sarà stufata di svolazzare di fiore in fiore o non avrà trovato di meglio per riempire le sue giornate (e le sue mutande).
Quali sono le conseguenze? Che se costui vi piaceva e piace ancora molto, l’effetto è devastante. Impossibile dimenticarlo, è sempre lì coi suoi commenti a stuzzicarvi, impossibile rifarvi una vita, avrete sempre il pensiero che lui c’è e “potrebbe tornare”, vi ritrovate in una sorta di stallo emotivo e l’altro lo sa benissimo e ne gode perché sa di esercitare una forma di potere di controllo. Non tutti sono così maligni, sia chiaro. Alcuni non sanno proprio cosa vogliono dalla vita e continuano a tenere il piede in più scarpe per non farsi scappare le varie occasioni, nella speranza che il karma esista e gliela faccia pagare con gli interessi, altri semplicemente non conoscono il funzionamento base dei social network, ad esempio che se si guardano continuamente le stories di qualcuno, costui lo può vedere (e starci male), questi ultimi non sono cattivi, sono semplicemente tonti.
Insomma, qualsiasi sia il motivo per cui si decida di chiudere una relazione, l’essere onesti e sinceri, e non vigliacchi e meschini, lascia comunque un ricordo migliore e magari uno micro spiraglio aperto, sicuramente più maturo dell’orbiting!