E’ approdato sulla piattaforma Netflix il primo Luglio e già è riuscito in pochissimo tempo a scalare la classifica dei film più visti, parliamo del nuovo titolo tutto made in Italy “Sotto il sole di Riccione” diretto dagli YouNuts e scritto da Enrico Vanzina, Caterina Salvadori e Ciro Zecca. L’amore estivo è un tema molto utilizzato nel cinema italiano e sicuramente ai meno giovani il titolo non può non ricordare quello splendore anni 80 che è stato Sapore di Mare. Ma diciamo che probabilmente l’amore sopratutto quello estivo, che anche in questo film è il protagonista assoluto, ha chiavi di narrazione universali e abbastanza semplici da narrare. Ma cosa è cambiato fra le caldi Estate degli anni 60 e quelle dei ragazzi di oggi? Forse completamente tutto o forse solo piccole sfumature, la magia dei cieli stellati rimane invariato e il senso di una libertà a tempo o la scoperta di se stessi rimane intatto.
Come si intuisce subito dal titolo, il film è ambientato nella riviera romagnola, in quella che da sempre è meta preferita per i giovanissimi che vogliono passare un pezzo della loro vacanza, in completa libertà. Le storie si intrecciano e la comitiva estiva, quella che puntualmente ogni Esate si ritrova sotto l’ombrellone, iniziano il loro viaggio estivo fra tradimenti, affetti, nuove amicizie e l’attaccamento alla famiglia. Il tutto mentre la colonna sonora estiva, quella che ognuno di noi riascolta anni dopo strappando un sorriso malinconico alle nostre espressioni, traccia il tempo e le situazioni. Ma, come dicevamo, non è tempo di Jukebox e balli della mattonella, il nuovo millennio ci ha regalato altro e quindi non potevano mancare i selfie, le mode social, la tecnologia che ci ha completamente cambiato la vita. E, anche per creare una connessione ben precisa fra passato e presente, non potevano mancare gli “old” con i bravvissimi Andrea Roncato e Luca Word e Isabella Ferrari che abbandona i turbamenti delle spiagge toscane, per ritrovarla madre protettiva e disillusa dalla vita, vero anello di congiunzione fra la generazione ormai superata.
Un film per passare qualche ora in armonia, lontanissimo da quel cult dei Vanzina che ancora oggi è una stretta al cuore per ogni generazione, ma un progetto leggero e sincero, che non pretende di insegnare, ma riesce a raccontare in modo gradevole l’amore estivo nel nuovo millennio. Merito di una regia, che aveva bene in mente come e cosa raccontare e da un nutrito cast di attori che riescono a rappresentare in maniera spontanea le vicessitudini dei loro personaggi, con leggerezza e semplicità.