Pur assistendo ad un’impennata dei contagi, la Regione Campania resta in zona gialla.
Emblematiche le immagini di diverse città italiane prese d’assalto dall’effetto liberatorio dei cittadini e anche Napoli con il suo lungomare e le vie del centro e dello shopping completamente invase.
La sensazione è che si confonda in modo del tutto sbagliato “zona gialla” con un liberi tutti più o meno consentito.
Molte le multe elevate dalle Forze dell’Ordine per le violazioni al rispetto delle norme anticovid, prima di tutto indirizzate a cittadini in giro disinvolti senza la doverosa mascherina, ma anche ai gestori dei locali commerciali che hanno violato le norme sul distanziamento o sugli orari di apertura/chiusura.
I ristoratori e i gestori di bar e pizzerie chiedono, con insistenza, l’allungamento dell’orario di apertura alla cena in modo da poter ripristinare le vecchie abitudini di cenare fuori o deliziarsi con distensivi “apericene”.
In realta’, il CTS, entità molto anacronistica in questo momento di aperta crisi politica a causa del colpo di “stato” o di “testa” renziano, resta fermo sulle sue posizioni e ribadisce un netto NO ad una riapertura oltre le 18:00, considerata particolarmente pericolosa, nonostante l’RT appaia abbastanza sotto controllo nella speranza di scongiurare il colpo di coda di una terza ondata a causa di una delle temibili varianti in giro per il mondo.
E De Luca, di fronte alle immagini del lungomare gremito, delle file ai ristoranti e degli assembramenti fuori scuola di ragazzini e genitori sconsiderati e disattenti, avverte che é pronto ad invertire l’andamento chiudendo di nuovo tutto, anche in contrasto con le decisioni del TAR che ha bocciato, peraltro, la richiesta di alcuni genitori di poter scegliere per i propri figli liberamente tra dad o presenza in classe.
Non vi possono essere margini di autonomia in tal senso, dice il TAR.
Malgrado le contestazioni e le ordinanze, il Governatore continua a sostenere con veemenza e argomentazioni colorite e vivaci di citazioni dotte che movida e apertura indiscriminata delle scuole sono e restano le concause di un eventuale nuovo andamento in salita dei contagi, con una conta, di settimana in settimana che tenga conto dei bambini, ragazzi e personale scolastico, docenti e non, via via contagiati dal virus, divisi per ordine e grado per comprendere dove si manifesta la maggiore area di rischio e si annida l’alea della diffusione della pandemia.
E da una prima analisi sono emersi ben oltre 2000 contagi in una manciata di giorni che, escludendo l’asilo, interessa tutti gli ordini di scuola con una particolare lievitazione nella scuola secondaria di secondo grado, pur se riaperta da pochissimo tempo.
La pandemia esiste (e resiste!), ci mancherebbe ma la sensazione che si avverte dalle parole e dai comportamenti, in parte scellerati e irresponsabili, è che abbia stancato un po’ tutti, persino i negazionisti, che hanno perso interesse per la loro causa; stressato adulti e bambini e soprattutto, adulti esautorati dal contatto diretto coi bambini che non possono scorazzare in macchinine travestite di animali improbabili per le vie dei centri commerciali; spaventato anche i più accorti e timorosi, reclusi nelle loro tane e fuggevoli ad ogni forma di contatto umano non strettamente familiare e tamponato; ridotto se non azzerato la fiducia nel futuro anche con la lumachissima campagna vaccinale, vera ultima chimera di speranza e, così basta un po’ di sole e l’apparenza di un sentore del bagliore primaverile per riversare per strada cittadini, troppo frustrati perché ingabbiati da un anno ormai, in fuga verso l’ideale di vita normale negando persino a se stessi la realtà dei fatti e dei morti sempre troppo numerosi con la menzogna che tutto è quasi finito…se non finto!
Senza la lucidità di comprendere che al momento la libertà, la vera libertà di vivere ed esistere senza paura, angoscia, incertezza e timore per la salute propria e dei propri cari, sia ancora solo una mera aspirazione visionaria!