Napoli-A distanza di un anno dal rogo che ha distrutto “Città della scienza”, Bagnoli protesta e chiede una bonifica reale del territorio. Sono oramai svariati anni che si susseguono progetti e idee per impiegare al meglio l’ex area industriale di Bagnoli, che intanto mostra progressivamente segni di un lento decadimento. Uno spazio davvero grande,che potrebbe dar via a numerose attività che potrebbero portare, non solo nuovo smalto alla città, ma anche nuovi posti di lavoro a fronte di un’occupazione che langue. Il 14 Febbraio, i manifestanti hanno sfilato con associazioni, comitati, studenti e disoccupati dell’area flegrea dalla cumana di Bagnoli a Città della scienza per dire no al commissariamento dell’area. La polizia ha scortato il corteo che è terminato con un’assemblea all’interno di Città della scienza. Sono state, ricordate anche i numerosi operai vittime dell’amianto. L’Italsider chiusa definitivamente nel 1992, oltre ad aver portato con sé un retaggio di disoccupazione nell’aria flegrea, ha provocato danni importanti alla salute di coloro che hanno lavorato per anni a contatto con l’amianto. Si chiede a gran voce di ridare dignità ad un territorio, purtroppo il governo e le istituzioni sembrano sorde a questo richiamo e non si trovano soluzioni concrete.
A Bagnoli si protesta a favore di una rinascita
"Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo" così è iniziata l’avventura di Senzalinea. Tra i quattro amici, sfortunatamente, ci sono anch'io e le idee peggiori di questa pagina vengono da me. Amo e odio la mia città, mi appassiona la sua storia e le sue tradizioni.