Come ormai noto a tutti, il Nobel per la Fisica 2021, lo scorso martedì, è stato assegnato (insieme a Syukuro Manabe e a Klaus Hasselmann) all’italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Un altro nostro concittadino, pertanto, si aggiunge alla lunga lista di coloro i quali, nella Storia, hanno dato lustro al nostro Paese nel mondo. Il premio Nobel è un’onorificenza di valore mondiale, istituita, seguendo il testamento di Alfred Nobel, nel 1901, la quale viene attribuita annualmente a personalità viventi che si sono distinte nei diversi campi dello scibile umano, apportando «i maggiori benefici all’umanità» per le loro ricerche, scoperte e invenzioni, per l’impegno in favore della pace e per la propria opera letteraria. A tal proposito allora, oggi, sulla scia dell’entusiasmo per il riconoscimento attribuito a Parisi, è doveroso ricordare pure il primo italiano a vedersi riconoscere il prestigioso premio in ambito letterario, ovvero Giosuè Carducci. Era, infatti, proprio il 10 ottobre 1906 quando l’Accademia svedese assegnò il “Premio Nobel per la Letteratura” al poeta toscano con questa motivazione: «non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica». A Carducci, che si spegnerà quattro mesi dopo, venne innanzitutto reso merito della preziosa opera di critica letteraria e di erudizione, che influenzerà generazioni di scrittori e insegnanti. Dalle Rime Nuove alle Odi Barbare la sua poesia fu sempre improntata alla massima purezza e solennità di stile, in ciò rinverdendo l’eredità dei classici greci e latini e della lirica rinascimentale. Come si diceva, egli fu il primo italiano, dopo di lui il Nobel per la Letteratura è stato assegnato altre cinque volte all’Italia, parliamo di Grazia Deledda (nel 1926, prima e unica donna italiana a riceverlo), di Luigi Pirandello (1934), di Salvatore Quasimodo (1959), di Eugenio Montale (1975) e di Dario Fo (1997).
Quest’anno, invece, mentre, come sottolineato in apertura, il Nobel per la Fisica è stato conferito a Giorgio Parisi, quello per la Letteratura è andato a Abdulrazak Gurnah, lo scrittore nato a Zanzibar (Tanzania), il quale nella sua opera tratta le tematiche post coloniali e dà voce alle popolazioni indigene.
In totale, dal 1901, i nostri concittadini che hanno vinto il premio, nei diversi settori, sono stati 21. Oltre a Carducci e ai già menzionati, possiamo ricordare nel campo della Medicina personalità quali Camillo Golgi, Rita Levi-Montalcini e Renato Dulbecco; ma, in aggiunta, sono stati assegnati a italiani anche un Nobel per la Chimica, uno per l’Economia e uno per la Pace, quest’ultimo ai primi del Novecento.