“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare.”
Scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, matematico, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista… Che cosa sarebbe oggi il mondo se non ci fosse stata l’impronta enormemente rivoluzionaria di Leonardo Da Vinci a incidere in diversi rami dell’arte e della conoscenza!? Egli, con la sua estrema poliedricità, incarnò a pieno lo spirito e l’essenza del suo tempo, il Rinascimento, ed è impossibile non consideralo come uno dei geni assoluti della Storia dell’umanità. Recentemente, come sappiamo, anche una fiction Rai ha deciso di portare sul piccolo schermo la vita – romanzandola -, del grande genio. Oggi, 2 maggio, ricorre l’anniversario della sua scomparsa che avvenne ad Amboise, in Francia – dove trascorse gli ultimi anni -, nel 1519.
Leonardo nacque il 15 aprile del 1452 ad Anchiano di Vinci, piccolo borgo tra Empoli e Firenze, e, nel 1469, si trasferì con il padre nella città fiorentina, dove diventò allievo del Verrocchio (maestro anche di Botticelli), frequentando la sua bottega. Nel 1473, Leonardo realizzò la sua prima opera più famosa, ovvero il Paesaggio con fiume, un disegno che è conservato al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze. Successivamente, nel 1475 circa, l’artista terminò il suo primo dipinto, l’Annunciazione. Nello stesso periodo, poi, egli collaborò con il Verrocchio alla realizzazione del famosissimo Battesimo di Cristo, anch’esso conservato agli Uffizi. A partire dal 1480, in aggiunta, Leonardo cominciò a frequentare l’ambiente di Lorenzo il Magnifico e gli venne commissionata la famosa Adorazione dei Magi, uno dei suoi capolavori.
Nel 1482, l’artista si trasferì a Milano dove lavorò per Ludovico il Moro, duca di Milano, e dove rimase fino al 1499. Proprio nella città lombarda, egli concepì il suo disegno più noto, ovvero l’Uomo vitruviano e, successivamente, tra il 1494 e il 1498, sulla parte del refettorio di Santa Maria delle Grazie realizzò il Cenacolo – o Ultima Cena -. Nel 1500, Leonardo si trasferì prima a Mantova, presso Isabella d’Este, e poi a Venezia e, per alcuni brevi periodi, a Roma. Nel 1502, il genio fece ritorno a Firenze dove, dopo la cacciata dei Medici e la caduta di Savonarola, era nata la Repubblica Fiorentina; sotto di essa, nel 1503, gli vennero chiesti alcuni progetti di ingegneria, oltre alla realizzazione della Battaglia di Anghiari, affresco che avrebbe dovuto decorare il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio ma al quale l’artista rinunciò. In questo periodo, inoltre, è da individuare pure la nascita della Gioconda – o Monna Lisa – uno dei dipinti più famosi al mondo e che, come sappiamo, è conservato nel Museo del Louvre di Parigi. Nel 1508, egli tornò a Milano, mentre nel 1513 soggiornò a Roma per lavorare per il papa Leone X, occupandosi di alcuni lavori di ingegneria. Nel 1516, su invito del re Francesco I, l’artista si trasferì in Francia, ad Amboise – dove morì -, portando con sé alcuni dipinti (tra cui la Gioconda).
Oltre alle stupende opere d’arte, non dimentichiamo che lo spirito ingegneristico di Leonardo ha portato alla creazione di nuove tecnologie. Affascinato, tra le altre cose, dal volo, egli passò interi anni a costruire macchine per volare che, dapprima simili ad uccelli, divennero pian piano vere e proprie antenate dei moderni aeroplani.