Esattamente 129 anni fa, il 16 giugno del 1887 nasceva a Piano di Sorrento Achille Lauro, uno degli uomini più potenti e controversi della storia della nostra città. Armatore, politico, presidente del Napoli Calcio, sindaco della città: per decenni Lauro è stato il padre padrone della città partenopea, amato e criticato, cercò di far tornare Napoli ai lontani fasti pre unificazione fallendo su diversi fronti. Secondo un’inchiesta promossa dal Ministero dell’interno la politica populista del “Laurismo” produsse favoritismi, con assunzioni aperte ai fedelissimi, appalti di lavori affidati senza concorso, inosservanza delle leggi e diffusa confusione amministrativa.
Achille Lauro fondò un impero finanziario il cui fiore all’occhiello era la Flotta Lauro, una delle più potenti flotte italiane di tutti i tempi e tra le più importanti aziende del meridione.
Fondamentale per la crescita delle sue attività economiche la geniale intuizione della compartecipazione alle sue attività da parte dei suoi dipendenti. Attorno alla sua figura si crearono vere e proprie leggende, corredate da incredibili aneddoti.
In campo politico si distinse per il suo grande carisma; nelle elezioni comunali negli anni 1952 e 1956, raccolse circa trecentomila preferenze: mai nessun candidato alle elezioni locali raggiunse tanti voti. Nelle elezioni politiche del 1953 ottenne 680 mila preferenze alla Camera: altro record. Va però ricordato che parte di quei voti molto probabilmente arrivarono da brogli e voti di scambio, e anche qui gli aneddoti si sprecano. Famoso quello che racconta di un Lauro che regalava una scarpa sinistra prima delle elezioni e la destra a voto ottenuto.
La storia di Achille Laura parte da lontano: durante il periodo fascista fu nominato consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, facilitato in questa operazione dalla famiglia Ciano ( Galeazzo Ciano fu il genero di Mussolini n.d.r. ). Negli stessi anni ottenne la carica di presidente della squadra di calcio del Napoli prendendo il posto di Giorgio Ascarelli. Durante la lunga presidenza di Lauro, il Napoli calcio vive alti e bassi: diversi colpi di mercato, grandi promesse, due retrocessioni, la conquista di una Coppa Italia e di una ormai defunta coppa delle Alpi.
Dopo la guerra aderisce al movimento del “Fronte dell’Uomo Qualunque” legato al giornale “L’Uomo qualunque”, fondato a Roma. Successivamente Lauro si avvicina al movimento monarchico determinando con il suo appoggio finanziario la nascita del Partito Nazionale Monarchico.
Per molti anni Lauro ricopre anche la carica di sindaco di Napoli, molto amato ma anche molto discusso, in particolare per la gestione della cosa pubblica, attività nella quale mostra mancanza di considerazione nei confronti degli avversari politici, delle parti sociali e degli stessi compagni di partito e coalizione.
E’ durante gli anni del suo mandato che inizia la speculazione edilizia nella città di Napoli, che sarà magistralmente dipinta nel film “Le mani sulla città” di Francesco Rosi.
Con il passare degli anni Achille Lauro assiste impotente al crollo finanziario della flotta. Muore a Napoli il giorno 15 novembre 1982, all’età di 95 anni.