Sabato a Napoli, in una sala del prestigioso Palazzo San Teodoro alla riviera di Chiaia, salotto “bene” di Napoli, si è tenuta la presentazione di un volume di grande spessore politico intitolato:LA CORRUZIONE SPUZZA, autore Raffaele Cantone, magistrato italiano con già all’attivo altri libri su tematiche giuridiche e politiche sociali. Cantone presiede l’autorità nazionale anticorruzione. Il titolo del suo ultimo libro prende spunto da una frase di Papa Francesco Bergoglio detta proprio a Napoli in occasione di una sua visita: “la corruzione spuzza ed è il linguaggio più comune delle mafie”.
Con l’autore, a moderare il dibattito ci sono Enrico Mentana, noto volto televisivo, il pm Henry John Woodcock ed il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Il libro di Cantone vuole essere un presa di coscienza contro la corruzione, piaga italiana presente in tutte le categorie sociali. Si fa il punto della situazione, la problematica non è solo politica, come di primo impatto si potrebbe pensare, perché la corruzione è ovunque anche in forme poco vedibili, tra due privati, nelle scuole, nel commercio, esiste un vero e proprio “sistema” collaudato e supportato da leggi “a favore” che fanno sembrare tutto legale, quasi un’organizzazione(illegale) nell’organizzazione(legale).
Piaga che porta effetti devastanti sull’economia e sul vivere quotidiano nel nostro paese. Soldi destinati ad opere pubbliche per migliorare la vita dei nostri figli spariti nel giro di un paio di passaggi e la burocrazia non ci aiuta caricando le “reazioni legali” di inutili lungaggini, incartamenti e consuetudini da rispettare.
Il pm. Woodcock, afferma che “per combattere la corruzione si necessita di norme più chiare ed una legge seria di depenalizzazione”. Enrico Mentana gli fa eco specificando che combattere la corruzione è un “dovere sociale” di tutti noi.
I politici che ci dovrebbero tutelare sono per i primi invischiati in queste procedure e quelli onesti spesso hanno timore a procedere.
Infine si fa una sorta di rimprovero anche ai cittadini, incentivandoli ad avere più consapevolezza del problema.
“SE NON SEI PARTE DELLA SOLUZIONE, SEI PARTE DEL PROBLEMA”