Scrivere di un evento diventa qualcosa di meccanico, il foglio bianco è velocemente riempito con le solite frasi di circostanza, che tentano di spiegare e far immaginare lo svolgimento e gli episodi caratterizzanti. Ci vuole sintesi, chiarezza e obiettività. La serata di venerdì sera al Sancarluccio viòla tutti i principi e le tecniche giornalistiche, figlia di un grande artista che ha regalato la sua anima agli spettatori, agli amici accorsi nonostante il caldo, inchiodati alle loro poltrone ad assaporare ogni singola nota che Ivan Kampary ha cantato, con la calma di chi questa professione la fa da anni.
Più di venti brani, due ore di musica sintetizzate in un viaggio che il cantante ha voluto fare con le persone a lui più care, un cammino in cui lo spazio e il tempo perdevano di significato, c’era solo la musica, egregriamente eseguite da un pianoforte e un violino, e la sua voce che senza alcuno sforzo danzava fra le tonalità, come un ballerino sicuro di conoscere a memoria i passi da eseguire. Applausi, applausi sinceri e coinvolti, applausi che spezzavano via il silenzio e asciugavano il sudore dell’artista, coccolando la sua anima, applausi che provavano a ricambiare l’amore che è riuscito a regalare.
Chiudendo gli occhi d’improvviso eri lì, in quell’atmosfera a volte malinconica a volte crudele, avvolto dalla voce di chi vuole indicare la strada verso un porto sicuro, la musica è di chi l’ascolta, l’artista è solo un tramite divino. Canzone dopo canzone, nota dopo nota, passo dopo passo, Ivan Kampary è riuscito a far esplodere nell’anima una serie di colori sfumati, un benessere interiore che solo chi ha il cuore puro può donare. Lo spettacolo è stato intervallato dalla bravissima Annalyse, che con la sua danza ha stupito gli spettatori, occhi fissi sui suoi passi, la sua energia e il suo mistero.
La serata è stata anche l’occasione per premiare le eccellenze napoletane, riconoscimenti nati dal grande cuore di Ivan, che ha voluto regalare un riconoscimento a coloro che cercano ogni giorno e con serietà di migliorare la nostra bella città di Napoli. Egregiamente presentata dalla simpatia di Annalisa Virgili e dal modello Papi, finita la serata si ha la sensazione di aver viaggiato in un sogno, un sogno creato ad arte dalla voce di un grande artista, un uomo che non si è risparmiato, un uomo che con la sua voce e la sua generosità ha solcato con un esplosione di felicità l’anima dei presenti.