Una performance spettacolare quella della prima dello spettacolo Viva Momix Forever al Teatro Bellini di Napoli. La compagnia mette in scena una serie di otto numeri nel primo tempo e otto nel secondo, in cui l’incredibile bravura tecnica, spesso acrobatica dei bellerini si fonde perfettamente con la musica e le luci che sono anche loro protagonisti indiscussa e grazie a questa fusione, lo spettatore resta spesso a bocca aperta.
I primi quarantacinque minuti sono sottolineati da una musica etnica molto evocativa, dove le percussioni la fanno da padrone, fondendosi spesso con suoni propri della musica elettronica o semplicemente flauti indiani o della tradizione orientale.
Il palcoscenico si apre e in scena ci sono tre ballerine che per tutta l’esibizione fanno volteggiare delle lunghe canne flessibili simulando a tratti delle antenne di chissà quale animale o delle piume di pavone.
Segue un passo a due dal forte impatto emotivo, oltre che di una incredibile difficoltà tecnica. Per quanto riguarda la musica, alle percussioni si unisce il suono di un flauto che ci porta in mondi esotici
L’esibizione successiva è molto suggestiva, cinque ballerine con una gonna arancione simulano il mondo delle piante e dei fiori.
Segue l’esibizione tribale di tre ballerini, e subito dopo è il momento di cinque ballerine che eseguono un incredibile performance con dei semplici lenzuoli.
A questo punto entrano in scena tre ballerini vestiti da Cowboy per dare vita ad una scena molto ironica.
Numero spettacolare alla fine del primo tempo su uno sfondo di luci che ricorda Matrix con diagrammi giapponesi, le ballerine che si esibiscono per la prima di tre esibizioni in topless, dando vita a una storia surreale carica di atmosfera eterea con un finale molto poetico.
Dopo una breve pausa seguono altre otto esibizioni. L’apertura è assegnata ad un assolo di una ballerina che danza in solitudine in tutta la sua sinuosità, su di una superficie che ci da l’illusione ottica di essere uno specchio d’acqua.
La seconda esibizione è affidata ad una lunga corda, che domina la scena con giochi di luce futuristici. A seguire una delle visioni più surreali, dei ballerini che simulano degli uccelli, e per un momento sembra quasi di vederli volare.
Per la quarta esibizione andiamo nello spazio, lo sfondo è quello delle stelle, infatti, e il passo a due è eseguito su di una struttura ellittica ovale che domina la scena.
La quinta esibizione è la più semplice dal punto di vista della scenografia ovvero un assolo di un ballerino su di un tavolo, tuttavia la difficoltà acrobatica è notevole. Nella sesta esibizione è protagonista una piuma gigante e un solo ballerino. Gli ultimi numeri sono affidati prima a tre ballerine che danzano con delle sfere bianche, a seguire una ballerina fa un assolo volteggiando su se stessa per quasi dieci minuti sotto la musica della Gayatri mantra, chiusura ironica con tutti e nove i ballerini che danzano sulle note di un balletto classico, ma eseguito con dei divertenti manichini, l’effetto è esilarante.
In definitiva questi trentacinque anni di attività dei Momix, sotto la guida di Moses Pendleton non si fanno sentire. Lo spettacolo è divertente, stupisce perché come sempre unisce, danza, illusioni ottiche, illuminotecnica e tessuti fosforescenti che trasformano i ballerini in creature oniriche. Insomma 95 minuti di pura magia.
Teatro Bellini dal 26 dicembre al 6 gennaio
VIVA MOMIX FOREVER
direttore artistico Moses Pendleton
codirettore artistico Cynthia Quenn
uno spettacolo dei Momix