Dal 26 novembre è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “ALL OF US” (Fonè/Audiophile Productions), nuovo album della collaborazione tra Petra Magoni e Ilaria Fantin, in uscita anche in SACD e vinile Made in Japan 180gr. Limited Edition
Emozioni di passaggio, come le nuvole, attraverso le note di grandi della musica come Sinéad O’Connor, Fabrizio De André, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Deep Purple. Questo è “All of us”, il nuovo album nato dalla collaborazione tra Petra Magoni e Ilaria Fantin, duo già consolidatosi nel tempo grazie anche alle collaborazioni teatrali. La raccolta è introdotta dal singolo “All of me”, personale interpretazione del brano standard jazz già eseguito in passato da artisti del calibro di Billie Holiday e Louis Armstrong.
Un disco-racconto dove il suggestivo suono dell’arciliuto si fonde con il timbro unico di Petra Magoni, creando una sinergia originale sempre nella direzione dell’ascoltatore. Il tutto viene impreziosito dall’altissima qualità del suono, curato nei minimi dettagli.
Spiega Ilaria Fantin a proposito dell’album: «”All of us” è un album che parla, appunto, di tutti noi. Della mutevolezza di sentimenti e umori, dal pianto definitivo ad una nuova alba piena di vita. È il coronamento della nostra amicizia e la prima testimonianza permanente di tutti i nostri incontri in musica, affascinanti e mutevoli come le nuvole».
Ciao Petra, bentornata a Senza Linea. E’ sempre un piacere parlare con te!. Com’è stata l’esperienza a Dubai con Musica Nuda?
Beh, bella: è sempre interessante andare in giro, andare all’estero, vedere altre situazioni, mi è sempre piaciuto. Abbiamo fatto 5 concerti in 3 giorni.
“All of us” è questo album di cover che tocca grandi artisti della musica italiana e anche internazionale. Com’è nata questa idea? Com’è cominciata la collaborazione con Ilaria?
Io e Ilaria abbiamo cominciato a collaborare dopo che lei mi aveva scritto una mail, alla quale io ho risposto dopo 9 mesi perchè ne ricevo tantissime e a volte mi dimentico. Nel frattempo Pippo Delbono mi aveva chiesto di collaborare con lui a uno spettacolo e io ho pensato di coinvolgere per la parte musicale proprio Ilaria e quindi la nostra prima collaborazione è stata proprio nell’ambito di questo spettacolo che era “Il Sangue” con cui siamo state in giro sia in Italia che all’Estero e già nello spettacolo c’erano alcune canzoni che poi sono contenute nel disco. Poi abbiamo fatto uno spettacolo sole, io e Ilaria, sull’argomento delle nuvole, con tutte le sfaccettature da quello metereologico, a quello da sognatori, a quello delle poesie e tutto questo erano sia canzoni che testi che sono poi stati letti. Quindi diciamo che questo disco è una raccolta delle canzoni che erano sia ne “Il sangue” che ne “Le Nuvole” e anche canzoni che semplicemente ci piacevano e ci sarebbe piaciuto interpretare. Un pò come faccio con Ferruccio: a me piace molto la dimensione del dialogo, anche in musica perchè è diverso, quando si è in due è proprio un dialogo, quando si è in tanti è un’altra cosa. Ho una serie di “duo” anche con Finas della Bandabardò, con Andrea Dindo che è un pianista classico, quindi è proprio una dimensione che mi piace tanto, mi è congeniale.
Questo disco ha una genesi un pò lunga: lo abbiamo registrato due anni fa, poi con tutte le vicende pandemiche è stata un pò lunga farlo uscire, però adesso siamo contente che sia qui fra noi ed è un pò una fotografia di quello che siamo io e Ilaria dal vivo.
Avete altri progetti futuri insieme?
Si, abbiamo in mente una raccolta di brani di musica antica che non sono presenti in questo disco e che invece negli spettacoli c’erano. Faremo un lavoro a parte con quel repertorio lì, quindi può darsi che il secondo capitolo di Petra e Ilaria sia proprio musica antica, musica rinascimentale e barocca, repertorio all’interno del quale è presente fortemente il liuto, come ad esempio in Monteverdi. Questo progetto non lo vedo così lontano da quello che abbiamo appena pubblicato, ma anzi lo va a completare, come suoni.
Il titolo “All of Us”: raccontacelo.
Il titolo viene dalla canzone “All of me” che è poi il primo singolo e che è anche una canzone registrata precedentemente, mentre tutto il resto del disco è stato registrato in un giorno solo. Essendo in due “All of me” è diventato “All of Us”, ma la particolarità è che il video rappresenta poi il vero significato drammatico, perchè siamo abituati ad ascoltare questa canzone come allegra, con un ritmo swing ma il testo dice: “prenditi tutto di me, prendimi le braccia, prendimi la bocca” e questo mi ha fatto pensare alle statue che spesso sono senza braccia, senza testa e abbiamo girato il video nella gipsoteca a Pisa.
I brani di “All of Us” spaziano da Scialpi a De Andrè, da Sined ‘O Connor ai Deep Purple, avete seguito un filo conduttore oppure avete voluto spaziare nelle sfumature dei sentimenti, dando vita a tanti piccoli racconti a se stanti?
Abbiamo seguito il nostro istinto e quello che ci piace. Quando c’è un suono definito è già quello che amalgama i brani tra loro.
In progetto c’è anche di portare nei teatri questo album? Questo concerto?
Si, assolutamente. Quest’estate abbiamo fatto due concerti nello stesso giorno: uno all’alba e uno al tramonto in due posti diversi, in due regioni diverse. Dovremmo avere qualche data, ma purtroppo nel nostro ambiente si naviga nel buio al momento a causa della situazione Covid.
Dai speriamo bene allora!
Parlare con Petra, interagire con lei è sempre un onore e un piacere. In tutti i suoi progetti c’è talento ed emozione. E’ un dialogo, un’interazione che porta sempre ad una crescita.
Di seguito la tracklist di “All of us”:
- Ho visto Nina volare
- Sympathy for the devil
- Perfect day
- Fenesta vascia
- Both sides now
- Smoke on the water
- Che cosa sono le nuvole?
- Cigarettes and coffee
- Nothing compares 2U
- Feeling good
- All of me
Biografia
Petra Magoni, come si usa dire, non ha bisogno di grandi presentazioni: da anni in duo con Ferruccio Spinetti, storico contrabbassista degli Avion Travel, si esibisce sui più importanti palchi internazionali. Tra le centinaia di concerti l’anno con Musica Nuda, riesce a dedicarsi anche al teatro e ad altri progetti paralleli, tra cui il duo con la liutista vicentina Ilaria Fantin. Per alcuni anni Petra e Ilaria sono in scena con il noto regista e attore Pippo Delbono nello spettacolo Il Sangue, un viaggio intimo attraverso la storia di Edipo. Accompagnano il regista nei principali teatri italiani ed europei e scrivono parte della colonna sonora del suo film Vangelo. L’opera viene presentata alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia, vincendo il Premio SIAE. Tra i vari spettacoli il duo si consolida e crea un repertorio che debutta nel 2015 a Quito, in Ecuador, con due sere di sold out e dei concerti entusiasmanti. Un viaggio che ripercorre la musica dall’antico 1500 ai giorni nostri, riadattando per arciliuto e voce note che hanno fatto la storia e che, grazie alle abili corde di Petra, riescono a rinascere sotto una nuova luce. Classica, rock, popolare, folk, leggera, la musica si allontana dalle etichette e si libera dal tempo, interpretando note e parole che, anche a distanza di secoli, parlano ancora di noi, di oggi.
“All of us”, il nuovo album di Petra Magoni e Ilaria Fantin, è disponibile dal 26 Novembre 2021 per Fonè/Audiophile Productions.