Come promesso è stata una manifestazione pacifica, quella svoltasi ieri davanti alla Regione Campania, dove cittadini comuni e associazioni hanno richiesto la revisione della procedura A017, che complicherebbe la già complessa situazione del randagismo campano.
Lo slogan scelto è stato “Siamo qui per dare voce a chi non ce l’ha” ed ha unito il folto gruppo che ha partecipato alla protesta, un centinaio fra attivisti e amanti degli amici a quattro zampe, unite contro regole che potrebbero portare un numero imprecisato di cani, in strutture pubbliche non adeguate e attrezzate. Chi da anni lavora sul campo, spiega che la procedura, così come è stata pensata, riempirebbe i canili in maniera esponenziale, senza però la sicurezza e sopratutto il benessere dell’animale.
A riempire lo spiazzo davanti la Regione Campania, persone di tutte le età e da ogni provincia campana, molti i volti noti dell’animalismo regionale. L’unione di più realtà che vuole delle procedure giuste ma non folli, che pensino prima di tutto al benessere dell’animale. Cosa che, visto il sopraffollamento dei canili municpali, la Regione non può garantire.
Per ora la procedura è stata bloccata il 27 Gennaio, ma non è ancora chiaro quale potrebbe essere la linea regionale per gli amici a quattro zampe, più sfortunati. E mentre si discute e si riflette, le cronache ci racccontano di sopprusi e violenze nei confronti di cani e gatti randagi.