Anime borboniche è un film del 2021 scritto e diretto da Paolo Consorti e Guido Morra. Distribuita su Prime Video a partire dal mese di Gennaio 2021, la pellicola è stata girata tra la Reggia di Caserta e il borgo di Castel Campagnano. La colonna sonora porta la firma di Ferruccio Spinetti che presenta al pubblico il brano dal titolo “il cammino” scritto insieme alla giovane cantante Alessandra Tumolillo. Hanno partecipato alla colonna sonora i musicisti Mimì Ciaramella, Paolo Mauriello, Alfonso Brandi e Antonia Di Maio. La durata del film è di 87 minuti quindi poco meno di un’ora e mezza.
Distribuito da 102 Distribution e prodotto da Opera Totale, il film si avvale di un cast ricco di attori più o meno noti, come Ernesto Mahieux, Susy Del Giudice, Giovanni Esposito, Giobbe Covatta, Rosaria Di Cicco, Giovanni Allocca, Pierluigi Dilengite, Guenda Goria, Randall Paul, Cinzia Carrea, Massimo De Matteo, Fenicia Rocco e Deborah D’Angelo. Nel cast tecnico, alla direzione della fotografia troviamo invece Gianni Mammolotti, mentre i costumi sono realizzati dall’Istituto d’Arte di San Leucio ed il trucco firmato da MakeUpArtist.
Anime borboniche è una commedia divertente e allo stesso tempo struggente, per certi aspetti surreale. Le “anime borboniche“ del titolo sono le donne e gli uomini che, per pura passione e senza percepire alcun compenso, vestono i panni degli aristocratici e delle figure di spicco dei Borbone nelle rievocazioni che si tengono alla Reggia di Caserta ed in giro per la Campania. Il film si concentra sui rapporti che intercorrono tra i vari figuranti in costume del Settecento. Un modo per raccontare il romanticismo delle “anime borboniche” con le sue miserie, problematiche, ma anche piccole ambizioni e speranze, contrapposte al cinismo e alla spregiudicatezza delle “anime contemporanee”.
È mattina presto in un piccolo borgo medievale campano. La coppia formata da Ernesto Mahieux e Susy Del Giudice si sveglia per fare colazione e si prepara per una gita fuori porta; i due sposi indossano abiti storici, tipici del Settecento: un vestito da cocchiere lui, un abito da damigella d’onore lei. I due coniugi sono diretti alla Reggia di Caserta, ma non come due semplici turisti, bensì per partecipare ad una rievocazione storica in stile borbonico. Si mettono in viaggio a proprie spese con una piccola utilitaria e quasi subito iniziano a litigare, una semplice discussione coniugale causata dalla gelosia della donna per il marito. Durante una sosta, la donna in preda alla rabbia prende possesso del volante ed inizia a guidare lasciando a piedi suo marito nel bel mezzo delle campagne campane. L’uomo si ritrova così costretto a chiedere l’autostop e finisce per cacciarsi in situazioni paradossali nelle quali appare come un personaggio storico in mezzo alla gente di epoca contemporanea.
Il film si regge principalmente sulle interpretazioni dei protagonisti; i due formano una coppia che diverte dall’inizio alla fine. Altri punti di forza sono i costumi settecenteschi e la regia, che ci regala ottime riprese ed inquadrature delle Reggia di Caserta. Per quanto divertente e spassosa, però, la commedia manca di una scrittura solida che possa separare in modo netto i momenti drammatici da quelli comici, pertanto lo spettatore potrebbe avere difficoltà a seguire la storia senza confondersi nel caos di una trama poco accattivante. Appare purtroppo evidente che la comicità e le belle riprese dei paesaggi campani non siano sufficienti alla realizzazione di un buon lavoro. Non consigliato!