Ho assistito ad un reading, è stata la prima volta in assoluto!
Non sapevo cosa aspettarmi e ne sono rimasto affascinato già dopo i primi dieci minuti. I protagonisti sono due: la voce dell’ attrice e le note del violoncello, parole e musica, binomio già conosciuto. Ma qui ho assistito a un gioco di ruoli che si contrappongono, si separano e si uniscono per tutta la durata dello spettacolo. Come due attori consumati, la voce e le note (e questo è uno spettacolo che la compagnia porta in giro da anni e si vede perché perfettamente rodato) ci hanno tenuto “ostaggi” senza farci fiatare. Uno spettacolo in teatro, un concerto sussurrato, un grido di dolore. Tutto questo può definire lo spettacolo “Una guerra”.
Il testo dello spettacolo è forte, crudo, tragico; l’argomento è un conflitto in un territorio non definito che spinge una donna a fuggire. Per salvare se stessa e i figli scappa, attraversa il mare (uno dei protagonisti non visibili ma percepiti dallo spettatore) che la può aiutare facendosi “attraversare” ma potrebbe anche ucciderla.
La donna è una dei tanti migranti che affronta il mare per salvarsi e cambiare vita. Ma la storia ci insegna che non sempre c’è il lieto fine, e lei, nell’ ultimo tratto del viaggio, quando forse si riaccende la speranza della salvezza, sarà invece costretta a fare una scelta che cambierà il corso del suo destino.
“Lei” la donna senza nome, con i suoi figli senza nome, come i morti anonimi in mare frutto di migrazione omicidio.
Tutto la durezza del testo, delle espressioni della Foglietta, della musica mi è arrivata addosso come un’ onda facendomi riflettere su un grave problema umano (le migrazioni) finora solo una notizia dei telegiornali ascoltata svogliatamente in tv.
Applausi per Anna Foglietta attrice camaleonte che si destreggia in tanti ruoli diversi tra cinema, teatro e tv, qui ci da un‘ulteriore prova del suo istrionismo. La sua presenza scenica è lo spettacolo intero, senza l’aiuto di orpelli o altro.
Ottime le musiche originali del violoncellista Francesco Mariozzi.
Ancora sento l’eco del volino ed il rumore del mare