Dopo l’ennesima sosta per gli impegni delle Nazionali, durante la quale l’Italia di Mancini ha conquistato il pass per Euro 2020, torna la serie A, ed il Napoli è subito di scena sabato alle 18 al San Paolo contro il neopromosso Verona.
L’auspicio dei tifosi è che queste due settimane, non prive di polemiche e di retroscena veri o presunti, siano state utili agli azzurri per lasciarsi alle spalle un periodo poco brillante, culminato nei due pareggi a reti bianche raccolti a Genk ed a Torino.
A dispetto dell’evidente differenza di valori sulla carta, non sarà una partita semplice: i gialloblù di Juric sono una squadra tignosa, vantano la seconda miglior difesa del torneo, e soprattutto saranno intenzionati ad infrangere un tabù che li vede incapaci di raccogliere punti a Fuorigrotta in Serie A da quasi 33 anni, ovvero dallo 0-0 del 30 Novembre 1986.
L’ultima vittoria degli scaligeri risale a quasi 4 anni prima, ovvero al 2-1 firmato dalla doppietta di Pierino Fanna del 2 Gennaio 1983.
Di Emiliano Mascetti il gol che il 28 Febbraio 1976 regalò al Verona la prima vittoria al San Paolo, ma il Napoli si sarebbe rifatto con gli interessi qualche mese dopo: il 29 Giugno gli azzurri di capitan Juliano strapazzarono (4-0) i gialloblù all’Olimpico di Roma, conquistando la seconda Coppa Italia della loro storia.
Le due vittorie ricordate in precedenza sono le uniche raccolte dagli scaligeri a Napoli in serie A, a fronte di 19 successi azzurri e di 5 pareggi.
Nell’era De Laurentiis il Napoli ha sempre portato a casa i 3 punti, e spesso le sfide con il Verona sono terminate in goleada, come ad esempio il 5-1 del 18 Maggio 2014 (ultima giornata di campionato, doppiette di Mertens e Zapata) o il 6-2 del 26 Ottobre dello stesso anno, con una doppietta di Hamsik e addirittura una tripletta di Higuain.
I tifosi azzurri ricordano con piacere anche un più striminzito 1-0, quello siglato in pieno recupero con un bolide dal limite dell’area dal terzino Mauro Milanese l’8 Dicembre del 1996.
Quel Napoli guidato da Gigi Simoni a Dicembre veleggiava in alta classifica, arrivò fino in finale di Coppa Italia, ma la stagione si concluse con un anonimo tredicesimo posto e con la bruciante sconfitta per 3-0 a Vicenza, che regalò la coppa nazionale ai biancorossi di Guidolin.
Contro il Verona al San Paolo sono state diverse le perle regalate da Diego Armando Maradona, che contro i gialloblù (anche se al Bentegodi) esordì con la maglia azzurra in Serie A: ricordiamo il gol del 2-0 del 21 Gennaio 1990, realizzato dopo aver dribblato il portiere, quello realizzato da terra, dopo aver colpito la traversa, nel 4-1 del 20 Dicembre 1987, e soprattutto lo splendido pallonetto da più di 30 metri nel 5-0 del 20 Ottobre 1985.
Con questa prodezza “D10S”beffò Giuliano Giuliani, all’epoca portiere del Verona ma futuro vincitore, con Maradona e compagni, di una Coppa Uefa nel 1989 e di uno scudetto nel 1990.
Il povero Giuliani, stroncato dall’AIDS a soli 38 anni, era succeduto tra i pali del Verona neocampione d’Italia nel 1985 a Claudio Garella, passato al Napoli, e curiosamente la storia si ripeté nel 1988, quando Giuliani fu chiamato a sostituire Garella anche in maglia azzurra: i due portieri sono sicuramente tra i più illustri “doppi ex”.
Altro “doppio ex”, molto più recente, di questa sfida è il centrocampista Jorginho, che arrivò a Napoli da Verona nel Gennaio 2014 e che in maglia azzurra ha conquistato due secondi e due terzi posti, e soprattutto una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana nel 2014.
Nella sfida di sabato gli unici due ex a poter scendere in campo saranno due napoletani che vestono la maglia del Verona: il giovane centrocampista Gennaro Tutino, cresciuto nel vivaio partenopeo ma mai impiegato in prima squadra, ed il terzino Gigi Vitale, che invece dopo la trafila nelle giovanili del Napoli ha indossato la maglia azzurra sia in campionato che in Coppa Uefa, siglando anche un gol contro il Benfica nel 3-2 del 18 Settembre 1998.
Per Tutino e Vitale la sfida del San Paolo avrà un sapore speciale, ma Napoli-Verona, soprattutto per motivi extra-calcistici, non sarà mai una partita come tutte le altre anche per le due tifoserie.
Necessità di non perdere ulteriore terreno dalla vetta, rispetto della tradizione favorevole, rivalità tra tifosi: tutte ottime ragioni, per gli uomini di Ancelotti, per non lasciarsi sfuggire i tre punti.