Secondo la mitologia greca Ascalafo era un famoso demone indovino, giardiniere dell’Ade, figlio degli dei Acheronte e di Orfne, ninfa dello Stige che per aver accusato Persefone di aver mangiato 7 chicchi di melograno, condannandola alla vita negli inferi, venne prima schiacciato da Demetra sotto un masso, poi salvato da Eracle, venne trasformato dalla stessa Demetra in un allocco.
Probabilmente proprio al ruolo di giardiniere deve invece il suo nome l’insetto Ascalafo, il cui nome scientifico è Libelloides coccajus, che essendo prettamente diurno, trascorre la maggior parte della giornata posato sulla vegetazione a scaldarsi al sole con le ali aperte.
Di sera invece assumono una forma di triangolo per trattenere il calore accumulato.
Allo stato larvale hanno delle fortissime mandibole per catturare e cacciare insetti più piccoli, il che gli conferisce un aspetto demoniaco.
Si tratta di un Libelloides anomalo, infatti, ha delle lunghe antenne a forma di clava e la parte interna delle ali posteriori presenta una zona più scura a differenza delle libellule che solitamente vediamo.
È un insetto dal corpo peloso abbastanza grande, lungo meno di 30 mm le cui ali sono distinte da nervature nere e motivi giallognoli trasparenti.
Sono tipici dell’Europa meridionale ed è possibile osservarli ovunque ci sia vegetazione, nei pressi di laghi, fiumi e corsi d’acqua.