con Michele Schiano di Cola
regia Teresa Ludovico
spazio scenico e luci Vincent Longuemare
cura della produzione Sabrina Cocco
assistente alla regia Domenico Indiveri
produzione Teatri di Bari/Kismet
Orari spettacoli: feriali h. 21:00, mercoledì h. 18:00, sabato h. 19:30, domenica h. 18:30
L’opera fa parte di un ciclo che da tempo la regista Teresa Ludovico ha voluto dedicare al lavoro del Maestro. Del suo incontro con Tarantino, la stessa Ludovico scrive: “Nel 1994 ho visto lo spettacolo “Stabat Mater” di Antonio Tarantino, interpretato da Piera Degli Esposti, e sono rimasta folgorata da quel potente flusso di parole fatte di carne. Una scrittura magistrale che mi affascinava e mi intimoriva. Quando, qualche anno fa, Marco Martinelli ci propose uno studio per la messa in scena de “La casa di Ramallah”, ebbi un tuffo al cuore: ero eccitata dalla proposta e impaurita dalla verbosità della scrittura. Allora ho avvicinato il testo lentamente, cercando di assorbirlo ritmicamente e quando mi sono lasciata andare tutto è stato più semplice. Lo stesso è accaduto poi nella preparazione di “Namur”, “Cara Medea” e “Piccola Antigone”. Questi personaggi, spesso portatori di mitiche ferite, chiedono all’attore di essere incarnati così come si presentano: nudi e crudi, senza nessun giudizio. Frequentando negli anni il Maestro ho compreso la sua necessità di scorticare le belle parole per trovare la voce, magari rauca, di quella umanità che ha paura dell’altro, che si sente continuamente minacciata e che vive di doppiezza. Le storie di Tarantino si svolgono in interni, in spazi chiusi, ma sono sempre il riflesso del fuori e della Storia. Con leggerezza e ironia riesce a coinvolgere lo spettatore in temi di grande impegno sociale. Un teatro politico ?!”