La fantasia umana non conosce limiti. Questo non è 50 sfumature di grigio, rosso o come volete… è la vita vera. La versione patinata, ad uso e consumo di casalinghe accaldate che cercano un diversivo nel proprio letto, lasciamola al grande schermo. Lui, Il protagonista di questa intervista, è un comunissimo ragazzo del nord Italia che ha una passione, il BDSM, ancora considerata scandalosa, che lui vive nel suo privato.
Vizio? Passatempo? .. Non sta a me giudicarlo!
Nessuno può farlo!
Il dolore come divertimento, la sottomissione e l’umiliazione concordata come fonte di piacere da entrambi i lati è ancora un tabù? Slave e Master, Padrone e Schiavo. Lui e Lui…
Lui è se stesso, altro che Anastasia & Christian…
PRIMA PARTE
Chi è a conoscenza della passione che hai?
Alcuni amici e ovviamente i master con cui sono stato. Alcuni amici lo hanno saputo da me direttamente, mentre un paio abbiamo scoperto che ci conoscevamo allo scambio di foto in una chat. È stato molto divertente. Poi sinceramente non so se a qualcuno sia scappato di raccontare questo segreto. Speriamo di no!
Quanti Master hai? E come li hai conosciuti?
Non ho nessun master fisso, qualcuno che sento un po’ più spesso ma nulla di più. Conosciuti principalmente su internet
Il nomignolo con cui vieni chiamato chi lo decide?
Non ho un vero e proprio nomignolo però in genere ai master piace umiliarmi insultandomi con epiteti tipo: mini-dotato, cesso, “mangia merda”, oltre ai più classici….
Ti sei mai domandato come mai preferisci certe pratiche?
Si qualche volta, ma non gli ho mai dato molta importanza. Ritengo personalmente che siano gusti, nulla di più e forse più diffusi, almeno a livello di fantasie, di quanto crediamo. Una volta chiesi ad uno psicologo se fosse una patologia…mi ha rassicurato, perciò non mi sono fatto altre domande in merito, non che me ne facessi già molte prima.
Hai mai rischiato di farti male?
No perché non amo la violenza, preferisco le situazioni psicologiche e non mi sono mai trovato in una situazione potenzialmente pericolosa dal punto di vista fisico.
Il sesso, (se ce n’è) di quello classico è protetto, o lo decide il master?
Preferisco sia protetto, non voglio “ricordi“ dopo la sessione, ma non sempre capita che si vada nel sesso classico. Anzi il più delle volte non succede affatto.
Ti vengono ordinate anche azioni materiali come fare da tavolino umano o posacenere?
Si certo, sono le più comuni. Ho anche fatto lavori domestici, lavato i piatti, stirato, piegato il bucato, pulito il bagno, fatto da posacenere e tavolino. Tutto questo rientra tra le cose più interessanti ed umilianti. Mi è capitato alcune volte di essere messo in ginocchio con la bocca aperta verso l’alto. Il padrone, rilassato e seduto che fumava lasciava cadere la cenere dentro la mia bocca obbligandomi inseguito ad ingoiare tutto. E non mi sono scottato perché nella bocca si forma sempre la saliva che spegne tutto subito e avvolgendo la cenere mi da la capacità di ingoiarla.
Quali pratiche preferisci subire?
Rischiando di ripetermi preferisco le situazioni che vanno a creare una umiliazione forte, una sottomissione psicologica. Amo molto ad esempio essere usato come wc umano.
Il mondo del BDSM è ancora misterioso, nascosto, silenzioso. Ma forse è proprio questo il suo spaventoso fascino, forse 50 sfumature non bastano per tratteggiarlo. Il vero significato di certi atti (arti) lo si trova solo nella testa di chi lo pratica, tutti gli altri sono spettatori.
Ma vi immaginate rendere tutto alla luce del sole? Che noia …
FINE PRIMA PARTE