Tutte le celebrazioni per i 120 anni di una delle più grandi icone del teatro nazionale
Ci sono degli anniversari che sono semplici date da ricordare, altri che “sembrano” ancora compleanni da festeggiare. Quello di Eduardo De Filippo – drammaturgo e attore partenopeo – è sicuramente un compleanno da celebrare per gli amanti del teatro.
Si potrebbe quasi parlare di anno 120 D.E. (Dopo Eduardo), si perché la sua nascita – o meglio la sua vita – ha completamente cambiato la visione del teatro contemporaneo. C’è un pre ed un post Eduardo, c’è una linea di confine invisibile, disegnata il 24 maggio dl 1900 (suo anno di nascita) e c’è una sua presenza ancora cosi vivida, nonostante sia morto 36 anni fa.
“Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male”, diceva Eduardo. Una vita sul palco quella di De Filippo, un illustre figlio d’arte (il padre naturale era il commediografo e attore Eduardo Scarpetta) cresciuto, assieme ai fratelli Titina e Peppino, completamente immerso nell’ambiente teatrale. Autore, attore e regista, di Eduardo restano una sessantina di commedie, molte delle quali capolavori assoluti del teatro italiano: da Natale in casa Cupiello del 1931 a Non ti pago del 1940, da La fortuna con l’effe maiuscola del 1942 a Napoli milionaria! del 1945, da Questi fantasmi! e Filumena Marturano del 1946 a Sabato, domenica e lunedì del 1959, da Il sindaco del rione Sanità del 1960 a Gli esami non finiscono mai del 1973 , oltre a numerosi film e riprese teatrali delle sue opere. Per i suoi meriti artistici è stato nominato Senatore a vita nel 1981. È morto a Roma il 31 ottobre del 1984.
Tra i nomi illustri che hanno voluto “festeggiare” questo compleanno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il quale Eduardo rappresenta “un autentico punto di riferimento per generazioni di artisti e una preziosa eredità da custodire. Centoventi anni fa nasceva uno straordinario protagonista del panorama culturale italiano del Novecento, autore prolifico e genio creativo apprezzato in tutto il mondo, che ha saputo coniugare tradizione e modernità. Ha sperimentato, nel corso della sua vasta e versatile carriera, percorsi inediti che hanno trasposto nella rappresentazione scenica i temi della realtà contemporanea, con le incertezze, le attese, le illusioni e i disincanti di un’umanità segnata da eventi epocali e da forti contraddizioni” chiude il Presidente.
Ma le celebrazioni non finiscono qui: la Zecca di Stato ha dedicato una nuova moneta da 5 euro all’artista partenopeo. Dopo quella dedicata a Totò, e quella più recente dedicata alla Pizza, da lunedì 11 maggio la moneta di De Filippo fa ufficialmente parte della Collezione Numismatica 2020. Eduardo viene, inoltre, commemorato con un francobollo – 600mila copie prodotte – emesso da Poste Italiane nella serie “Le Eccellenze Italiane nello Spettacolo”. Il testo del bollettino illustrativo del francobollo è stato firmato da un membro della famiglia, Tommaso De Filippo: Eduardo – scrive – ha portato sul palcoscenico storie quotidiane diventate metafora della commedia umana a volte tragica a volte comica ma sempre intrisa di speranza, di pietas; trasformando Napoli e la napoletanità in simbolo universale che travalica tempi e spazi.
E poi, ultimo ma non ultimo, un regalo per tutti: Rai5 sta ritrasmettendo le sue commedie più famose, riscuotendo un enorme – e aspettato – successo. Il teatro di Eduardo arriva emozionando e colpendo.. forse perché, come lui stesso dichiarava “il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita”.