Il Napoli riparte da Mertens: il gol n. 122 del folletto belga con il Napoli, oltre a regalargli lo scettro di bomber azzurro all-time, trascina i partenopei alla finale di Coppa Italia.
L’1-1 del San Paolo, desolatamente vuoto, consente alla squadra di mister Gattuso di eliminare l’Inter di Conte, battuta a domicilio nella semifinale di andata ormai 4 mesi fa.
Provvidenziale la rete del n. 14 azzurro, giunta alla fine di un primo tempo di grande sofferenza, iniziato con il gol di Eriksen su erroraccio di Ospina, bravo poi a riscattarsi con un paio di parate super e con il lancio lungo per Insigne che ha dato il via all’azione del pareggio.
L’assist del capitano per Mertens, tra l’altro, ricorda incredibilmente quello di Maradona a Careca per il gol del 3-1 nella finale UEFA di Stoccarda.
Il Napoli si guadagna dunque la decima finale di Coppa Italia della sua storia, a distanza di sei anni dall’ultima volta: proprio Insigne, con una doppietta, e Mertens a tempo scaduto avevano siglato il 3-1 con il quale gli azzurri avevano battuto la Fiorentina il 3 Maggio 2014, nella notte funestata dal ferimento del povero Ciro Esposito, che ci avrebbe lasciato qualche settimana dopo.
Il bilancio complessivo delle 9 finali giocate dal Napoli parla di 5 vittorie e 4 sconfitte, l’ultima delle quali risalente all’edizione 1997, e giocata con la formula del doppio confronto.
Anche in quel caso gli azzurri avevano superato l’Inter in semifinale, ma dopo aver battuto il Vicenza di Guidolin al San Paolo l’8 Maggio con un gol di Pecchia, la squadra affidata a Montefusco dopo l’esonero di Simoni si arrese in una drammatica sfida arrivata fino ai supplementari dopo il gol di Maini nel primo tempo.
Le speranze di vittoria del Napoli si infransero sul palo colto da Nicola Caccia nel secondo tempo regolamentare, ed i gol di Rossi e Iannuzzi negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare condannarono gli azzurri: la sconfitta in quella finale fu il prologo di un inesorabile declino, iniziato con la retrocessione dell’anno successivo e terminato con il fallimento del 2004.
Anche le due finali raggiunte in precedenza si erano giocate con sfide di andata e ritorno: quella del 1987 vide il Napoli fresco Campione d’Italia imporsi sull’Atalanta sia all’andata (3-0 con reti di Renica, Muro e Bagni) che al ritorno (gol partita di Giordano), e conquistare il trofeo vincendo tutte le partite.
Quella del 1989, giocata dagli azzurri contro la Sampdoria di Boskov poche settimane dopo la storica conquista della Coppa UEFA, fu vinta dai blucerchiati, che ribaltarono la sconfitta del San Paolo (gol di Renica) con un perentorio 4-0 sul neutro di Cremona.
La prima finale della Coppa Nazionale (in gara secca) il Napoli l’ha giocata e vinta il 21 Giugno 1962, quando gli azzurri allenati dal “Petisso” Bruno Pesaola militavano in serie B (unica squadra a riuscire nell’impresa): all’Olimpico di Roma la SPAL fu battuta 2-1 con i gol di Corelli e Ronzon.
Dieci anni dopo, il 5 Luglio 1972, il Napoli di Chiappella raggiunse nuovamente l’ultimo atto della competizione, sempre in gara secca, ma fu sconfitto all’Olimpico per 2-0 dal Milan del Paròn Nereo Rocco, in quella che fu l’ultima partita giocata in maglia azzurra dal portiere Dino Zoff.
Quattro anni più tardi il Napoli, con Delfrati da poco subentrato in panchina a Luis Vinicio (che aveva sfiorato lo scudetto l’anno prima), si aggiudicò la sua seconda Coppa Italia battendo il Verona (sempre in partita unica nell’impianto del Foro Italico) per 4-0 il 29 Giugno 1976, con un’autorete di Ginulfi, un gol di Braglia ed una doppietta di Savoldi: tutte le reti arrivarono nell’ultimo quarto d’ora.
Due anni più tardi, sempre nello stadio della Capitale, arrivò una sconfitta anche stavolta per mano di una milanese: l’Inter si impose in rimonta per 2-1 l’8 Giugno 1978 con i gol di Altobelli e Bini, favoriti dalle incertezze in uscita di Mattolini, dopo il vantaggio azzurro firmato da Restelli.
La finale di stasera (ore 21) riproporrà la sfida infinita contro gli eterni rivali della Juventus, guidati dal grande ex, il “Comandante” Maurizio Sarri.
L’unico precedente in finale risale al 20 Maggio 2012 e sorride agli azzurri, che riuscirono nell’impresa di sconfiggere i bianconeri di Antonio Conte, freschi vincitori di uno scudetto conquistato senza subire alcuna sconfitta.
Quella sera però a condannare la squadra di Capitan Del Piero (all’ultima partita con la maglia della Juventus) furono un rigore procurato dal Pocho Lavezzi e realizzato dal Matador Cavani, ed un contropiede finalizzato magistralmente da Marek Hamsik.
La prima sfida in Coppa Italia tra azzurri e bianconeri risale addirittura al 6 Maggio 1937, e vide imporsi i partenopei per 2-1 grazie ad una doppietta di Venditto.
I precedenti tra le due squadre nella seconda competizione nazionale sono 11, e vedono in vantaggio la Juventus con 5 successi contro i 4 del Napoli, con 2 pareggi.
Il più spettacolare di questi pareggi fu senza dubbio il 3-3 del 27 Agosto 2006, terzo turno in gara secca giocato al San Paolo tra il Napoli neopromosso in serie B e la Juventus appena spedita in cadetteria dopo i fatti di Calciopoli.
Dopo i gol di Chiellini, Bucchi, Calaiò e Del Piero, la sfida arrivò ai tempi supplementari, dove a riacciuffare i bianconeri (tornati avanti ancora con “Pinturicchio”) fu Paolo Cannavaro con un’incredibile rovesciata a tempo ormai scaduto: ai rigori la spuntarono gli azzurri tra il tripudio generale.
Anche 7 anni prima il Napoli militava in serie B quando arrivò a sfidare negli ottavi di Coppa Italia la Juventus di Carlo Ancelotti: fu una doppia sfida senza storia, con i bianconeri vittoriosi sugli uomini di Walter Novellino sia al San Paolo (3-1 il 1 Dicembre 1999) che al Delle Alpi (1-0 il 16 Dicembre dello stesso anno).
La Juve si è imposta anche nelle due sfide giocate all’Olimpico di Torino in gara secca, nei quarti di finale del 2009 (ai rigori dopo lo 0-0 finale il 4 Febbraio) e negli ottavi di finale del 2010 (3-0 il 13 Gennaio con doppietta di Del Piero).
Nel percorso che condusse il Napoli di Chiappella fino alla finale dell’edizione 1978 spicca la roboante vittoria per 5-0 del 14 Maggio, ottenuta nel girone B di semifinale contro una Juventus priva di molti titolari, impegnati nella preparazione del Mondiale argentino: i bianconeri si presero una parziale rivincita battendo 1-0 a Torino i partenopei due settimane dopo.
La sfida più recente tra Napoli e Juventus in Coppa Italia risale alla semifinale dell’edizione 2016/2017, caratterizzata (tanto per cambiare) da veleni e polemiche: dopo il contestatissimo 3-1 ottenuto dai bianconeri all’andata (2 discutibili rigori concessi alla squadra di Allegri ed uno clamoroso negato ad Albiol) fu il fischiatissimo ex Gonzalo Higuain a decidere il passaggio del turno al ritorno, segnando una doppietta e rendendo inutile la vittoria azzurra firmata da Hamsik, Mertens ed Insigne.
Cuori ingrati in attacco ed in panchina, precedenti agrodolci, rivalità infinita, il primo trofeo “post Covid” in palio: mancherà il pubblico, stasera all’Olimpico, ma non mancheranno di certo le emozioni.