Rinfrancato dal 2-0 rifilato al Verona sabato scorso, il Napoli si rituffa nella Champions League e vola a Salisburgo, in quella che probabilmente potrebbe risultare la sfida decisiva per le sorti del girone dopo il mezzo passo falso di Genk: un risultato positivo e la prospettiva di giocare in casa il match successivo contro gli austriaci (attualmente a quota 3 punti contro i 4 degli azzurri) costituirebbero una forte ipoteca per il passaggio agli ottavi.
Non sarà affatto semplice, e il Napoli ne è consapevole non solo per le statistiche che parlano di un Salisburgo imbattuto nelle ultime 19 partite europee disputate in casa (15 vittorie, di cui 6 consecutive), ma perché ha giocato di recente alla “Red Bull Arena”, e sofferto non poco.
Negli ottavi di finale della scorsa edizione della Europa League, infatti, gli azzurri hanno affrontato proprio gli austriaci, e dopo il 3-0 del 7 Marzo 2019 al San Paolo in molti pensavano che il match di ritorno della settimana successiva fosse una mera formalità.
Il gol del vantaggio firmato da Arek Milik con una splendida sforbiciata dopo 14 minuti lasciava presagire una serata tranquilla, nonostante le assenze di Koulibaly, Maksimovic ed Albiol in difesa: fu invece l’inizio di un match di sofferenza, con un Salisburgo arrembante ed un Napoli alle corde, che perse per infortunio anche Chiriches e fu costretto a terminare l’incontro con l’improvvisata coppia centrale Hysaj-Luperto.
Finì 3-1 per gli austriaci, con i gol di Dabbur, Gulbrandsen e Leitgeb: Napoli qualificato quindi, con molta più fatica del previsto e con il gol di Milik che oltre che bello si rivelò determinante.
Non ci sono altri precedenti tra le due squadre oltre a quelli dello scorso Marzo, ed in realtà non sono molte le altre formazioni austriache affrontate dal Napoli, anche se curiosamente il 18 Giugno del 1934 gli azzurri esordirono nelle coppe europee proprio a Vienna, nel mitico “Prater”.
Negli ottavi di finale dell’edizione di quell’anno della Mitropa Cup (antesignana dell’odierna Champions) gli azzurri strapparono lo 0-0 contro i più quotati avversari dell’Admira Vienna, ma dopo il 2-2 del ritorno allo Stadio del Vomero i partenopei furono eliminati nello spareggio, disputato a Zurigo, subendo un pesante 5-0.
Ultimo precedente da ricordare in terra austriaca è la vittoria azzurra per 2-1 nell’andata del primo turno della edizione 1966/67 della Coppa delle Fiere (antenata della Coppa UEFA, ora Europa League) firmato dai gol di Canè ed Orlando.
Il Napoli è dunque chiamato a giocarsi una bella fetta di qualificazione agli ottavi di Champions a Salisburgo, città natale dell’immenso Wolfgang Amadeus Mozart: non resta che augurarsi che mercoledì sera vada in scena una Sinfonia Azzurra, e non un “Requiem”…