Il monzù, è la deformazione napoletana del francese monsieur (signore). La cucina rappresentata da questi professionisti era il punto di unione tra la cucina francese e quella napoletana.
La tradizione culinaria napoletana, oggi è il risultato delle tantissime culture che si sono susseguite nei secoli ed i “monzù” sono stati l’apice di questa evoluzione. Nel XIII secolo, Napoli aveva già recepito la ricercata cucina del mondo arabo, con l’utilizzo di numerose spezie. Così, ingredienti poveri riuscivano ad unirsi in sapori forti e genuini creando molte delle pietanze che gustiamo ancora oggi.
La vera rivoluzione culinaria napoletana però arrivò sotto il regno dei Borbone e con l’influenza della allora raffinatissima Francia.
Ferdinando IV di Borbone si sposò Maria Carolina d’Austria, sorella di Maria Antonietta, la sventurata Regina di Francia ghigliottinata durante la Rivoluzione.
Lui cresciuto come uno scugnizzo fra i vicoli di Napoli, lei, abituata a lussi ed onori di ogni genere, cercava inutilmente di inculcargli la sua classe.
Questa sovrana, non amava la cucina partenopea, che considerava poco degna della Corte e contaminata da quella spagnola. Pertanto chiese alla sorella Maria Antonietta di inviarle i suoi raffinati cuochi francesi che fusero mirabilmente le due cucine dando corso ad una delle più squisite, saporite e raffinate linee di gastronomia. La cucina napoletana, però, era talmente particolare che avvenne l’esatto contrario. Avvenne così che gli chef partenopei crearono una cucina completamente nuova, un insieme di creme e preparazioni tipiche francesi che si amalgamavano con la cucina partenopea
Gli chef venivano appellati col titolo di Monsieur, “signore” in francese, ma come spesso accade, il termine è stato alterato con una forma più facilmente pronunciabile nelle nostre terre: così, i monsieur divennero in tutto il Regno di Napoli, i“monsù”, poi “monzù”.
I maccheroni erano uno dei piatti più amati dal popolo, che per mangiarli usava le mani. Questa usanza però ripugnava la regina che pensò addirittura di bandirli completamente dal regno, ma non aveva fatto i conti col marito, amante di questa pietanza.
Fu così che per salvare matrimonio e regno, Maria Carolina ordinò al suo monzù Gennaro Spadaccino di inventare un sistema per sostituire l’uso delle mani.
Egli tanto studiò che alla fine creò una forchetta con 4 rebbi.
Forchette che usiamo tutt’oggi.