Sabato 12 maggio, in occasione della decima edizione del Disco Days, numerosi artisti provenienti da ogni parte d’Italia si sono esibiti sul palco del Palapartenope presentando i loro lavori inediti. Tra i vari, uno in particolare ha catturato la mia attenzione : Christian Brucale. In occasione del rilascio del suo primo lavoro discografico “Vienteterr” l’artista di Marina di Vietri sul Mare ci ha dato l’occasione di ascoltare alcuni brani inediti in anteprima assoluta. Accompagnato sul palco da Flora Contento (voce) e Martino Brucale (fiati), Christian ha regalato agli spettatori uno spettacolo unico ed accattivante.
Prima dell’esibizione, però, ho avuto modo si scamabiare qualche parola con una persona davvero disponibile ed aperta. Qui sotto, riporto la conversazione che abbiamo avuto.
- Ciao Christian, ho avuto modo di approfondire un po’ il concept del tuo primo album “Vienteterr” e ,tra i vari topic trattati, si parla molto del fenomeno della camorra. Pensi che la musica possa dar voce ” a chi non ne ha”?
Ciao, personalmente penso che l’unico modo per poter cambiare effettivamente le cose tramite la musica sia quello di stare sempre a contatto con le persone. Il dialogo, il confronto sono essenziali per una maggiore apertura mentale e per una crescita individuale. Per sconfiggere la noncuranza dei tempi moderni, bisogna portare avanti le tradizioni, continuare la storia, la grande storia, che Napoli possiede.
- Per approfondire la tematica della “non-curanza”,di una sorta di apatia generazionale, parlami di “E figlie”, una cruda radiografia del rapporto tra genitori e figli. Pensi che il fenomeno delle ‘babygang’ possa derivare dall’indifferenza dei genitori?
Oggi, purtroppo e per fortuna,i tempi sono cambiati. In un’epoca, che potremmo definire social, i rapporti interpersonali sono totalmente travisati. Ricordo, infatti, che quando ero piccolo si era soliti giocare con gli amici nel parco. Tra di noi c’erano valori, rispetto, educazione. Oggi invece è tutto diverso, i ragazzi si alienano dalla realtà. Si chiudono in se’ stessi e non coltivano i loro interessi e le loro passioni.
- Da cosa derivano le influenze folk?
La cultura popolare nasce dalla classe contadina, ma si espande in vari ambiti della società. Ogni popolo, però, è strettamente connesso con altri. E la musica, in questa realtà tanto dinamica quanto unitaria, funge da collante. La musica abbraccia tutti i continenti.
- Oggi festeggiamo il decimo anniversario del Disco Days. Qual è il tuo rapporto con il vinile e qual è il tuo preferito?
Faccio parte di un gruppo di musica popolare e insieme ai miei collaboratori, abbiamo registrato due vinili. Quello a cui sono legato è il primo di questi, il quale racchiude i miei sforzi, i miei sogni e le mie energie. Detto ciò , la musica è tale indifferentemente dalla sua “confezione”; che sia CD, vinile, mp3, la musica è arte e, in quanto tale, non può essere costretta in un supporto.
Una volta conclusa la conversazione, Christian è salito sul palco e ha regalato agli spettatori, come già detto, uno show unico. Fortunatamente ho avuto la possibilità di poter assistere in anteprima alla presentazione di un disco davvero particolare. A differenza della solita musica, trita e ritrita, Vienteterr è uno spaccato sulla società attuale, che approfondisce con un sorridente distacco tematiche complesse e delicate, con l’ottica di un uomo comune, capace di intravedere il sole tra le nuvole, capace di sorridere ancora alla vita.
Per questi ed altri motivi, invito tutti voi a al concerto il 31 maggio nella piazza di Marina di Vietri Sul Mare alle ore 21, per immergervi in una Napoli che non avete mai visto.