CYBER ART, VIAGGIO NELL’ARTE DEL FUTURO A PADOVA
Il prossimo 25 giugno al parco Milcovich corso di formazione rivolto ai giovani. La performance: col visore 3D sarà dipinta una realtà virtuale che verrà condivisa sullo schermo per il pubblico. Focus anche sull’AR per i filtri su Instagram. Il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia: “Creiamo opportunità di lavoro usando il linguaggio dei giovani”
“Workshop di Cyber Art: viaggio nelle arti del futuro”, è questo il titolo dell’evento che si terrà martedì 25 giugno, dalle 18 alle 22, presso il Parco Milcovich nella cornice di “Arcella Bella”. Sul palco, impegnate in performance digitali innovative, due artiste: Luisa Vittadello, architetto esperta di nuove tecnologie e Valeria degli Agostini, artista che lavora con laser, stampa 3D e realtà virtuale e aumentata. L’iniziativa è di Fòrema, ente di formazione del sistema confindustriale veneto, che l’ha inserita all’interno del progetto “YOLO – Giovani Energie”.
Nel corso dell’happening formativo, rivolto a giovani dell’età compresa tra i 18 e i 29 anni che vogliano trovare nuovi sbocchi occupazionali, verranno utilizzati tre visori 3D di proprietà di Fòrema che sta investendo in queste nuove tecnologie per accelerare nei processi di formazione.
Nelle quattro ore di corso, si spiegherà la modellazione 3D: i programmi e le tecniche delle due artiste saranno messi a confronto attraverso la modellazione di oggetti per la stampante 3D usando programmi diversi. Seguirà poi la performance: l’artista dipingerà con la realtà virtuale, condividendo su uno schermo allestito nell’area quello che lei crea usando il visore.
A seguire due workshop. Il primo dedicato alla VR, la realtà virtuale, attraverso una competizione amichevole a squadre per la creazione di paesaggi usando i visori. Il secondo con focus sulla AR, la realtà aumentata (quella che prevede l’inserimento di informazioni non altrimenti sperimentabili coi cinque sensi): in questo caso, programmata la creazione collaborativa di filtri per Instagram in realtà aumentata.
Le relatrici sono due figure di riferimento per la cyber art veneta, figure ibride tra creatività e tecnologia. Luisa Vittadello, oltre ad aver lavorato come architetto, ha realizzato allestimenti di stampe 3D presso la Triennale di Milano e vari concept per la stampa 3D architettonica. L’artista crea ambientazioni virtuali a partire dalla user experience, fino al livello “di oggetto” in termini di modellazione digitale e architettonica. Stile diverso, mezzi simili per Valeria degli Agostini, che dopo la laurea in arti visive allo Iuav di Venezia lavora da motion graphic designer e usa nelle sue sperimentazioni laser e stampa 3D, con un innovativo approccio phygital che unisce le moderne tecnologie alla matericità.
“Il nostro obiettivo è quello di migliorare l’accesso all’occupazione e alle misure di attivazione per i giovani tra i 16 e i 29 anni in cerca di lavoro”, spiega il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia. “Pensiamo soprattutto ai gruppi più svantaggiati e ai margini del mercato professionale. Operiamo tramite interventi differenziati: orientamenti, coaching, seminari, laboratori formativi, eventi. Il target è quello dei giovani che non hanno un lavoro e lo stanno cercando, oppure hanno un lavoro saltuario e desiderano acquisire nuove competenze o trovare un’occupazione più gratificante. Ma ci rivolgiamo anche a quelli che hanno interrotto gli studi o il lavoro e desiderano rimettersi in gioco, completando la propria formazione o acquisendo competenze”.
Nel concreto, all’interno del progetto “YOLO – Giovani Energie”, i giovani potranno esplorare i loro talenti e interessi con focus group, workshop, eventi e seminari per capire cosa li appassiona e quali sono i loro punti di forza. Potranno acquisire competenze tramite orientamento professionale, coaching, laboratori, impresa simulata e formazione outdoor. Infine, saranno anche indirizzati nello sviluppare il loro progetto personale tramite supporto di esperti e networking.
LA STORIA DI FOREMA
Dopo la fondazione nel 1983 e le prime esperienze di servizi destinati al mondo degli industriali, la storia di Fòrema ha avuto un’accelerata negli anni Duemila con la presidenza di Giovanni Griggio. Era l’epoca dei fondi sociali europei. Allora, Griggio dovette affrontare una delle prime e importanti crisi del sistema formativo confindustriale: il passaggio al mondo del privato dopo anni di puro sostentamento pubblico, era il 2007 e gli imprenditori chiedevano ancora manager specializzati in delocalizzazione nell’est Europa e verso la Cina. A causa di un ritardo nel rifinanziamento dei fondi sociali europei, l’ente per la prima volta dovette affrontare un buco di bilancio, la rivoluzione fu entrare, tra i primi a livello nazionale, nel settore privato. Furono assunti dei commerciali, fu anche il periodo in cui nacque Fondimpresa.
Subito dopo, al timone di Fòrema fu nominato Marino Malvestio, imprenditore nel settore degli arredamenti per strutture ospedaliere. Sei anni di presidenza, dal 2010 al 2016, ricordati per la scelta di nominare un direttore generale, Cristina Ghiringhello, capace di traghettare l’azienda verso i primi bilanci in utile, a vantaggio di Confindustria Padova. Ma anche l’avventura di Niuko e la nascita de IlCuboRosso. Per la prima volta Fòrema è riuscita in quegli anni a produrre un utile, di qualche centinaio di migliaio di euro. Tra le attività che hanno avuto più eco, va citata l’esperienza de IlCuboRosso, “spazio fisico” di 600 metri quadri per simulare, sperimentare, rielaborare nuovo know how tecnico e manageriale da trasferire al sistema delle Pmi. Due anni dopo, l’altra scelta strategica, quella di far nascere il «super-polo» confindustriale per la formazione d’impresa, primo in Italia per dimensioni, dall’unione tra Padova e Vicenza.
Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia.
Nel corso del 2022 sono state 26.368 (+9% sul 2021) le persone che hanno seguito corsi di formazione (nel 2021 furono 24.314; +14% sul 2020). In tutto, sono state erogate 41.641 ore in corsi di vario genere, con una crescita del 7,5% sul 2021. Grazie a questi numeri, per Fòrema il 2022 si era chiuso con un fatturato a 7,7 milioni di euro, con un balzo in avanti del 10% rispetto all’anno precedente (quando si era già registrato un +12% sui 6,3 milioni del 2020). Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, occupa una sessantina persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio direttivo è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.