Diretto dal regista tre volte premio Oscar® Oliver Stone, arriverà nelle sale italiane l’1 dicembre. Snowden è il ritratto personale e affascinante di una delle figure più controverse del XXI° secolo, l’uomo responsabile della più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani.
Interpretato da Joseph Gordon-Levitt (Inception, Il cavaliere oscuro- Il ritorno), Snowden è uno sguardo inedito e analitico su un uomo trasformatosi da giovane patriota in leggendario informatore, ma anche una pellicola provocatoria, che pone domande scomode riguardo a quali libertà saremmo disposti a rinunciare per consentire ai nostri governi di proteggerci.
Nel 2013 Edward Snowden (Joseph Gordon-Levitt) lascia con discrezione il suo impiego alla National Security Agency e vola ad Hong Kong per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald (Zachary Quinto) e Ewen MacAskill (Tom Wilkinson), e la regista Laura Poitras (Melissa Leo), allo scopo di rivelare i giganteschi programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti.
Consulente esperto di informatica, legato da un impegno di massima segretezza, Ed ha scoperto che una montagna virtuale di dati viene registrata tracciando ogni forma di comunicazione digitale, non solo relativa a governi stranieri e a potenziali gruppi di terroristi, ma anche a quella di normali cittadini americani.
Disilluso rispetto al suo lavoro nel mondo dell’intelligence, Snowden raccoglie meticolosamente centinaia di migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama, Lindsay Mills (Shailene Woodley), Ed trova il coraggio di agire spinto dai principi in cui crede.
Con film sempre apprezzati e diversi tra loro, come Platoon, JFK, Natural Born Killers e Wall Street, Oliver Stone ha dedicato la sua carriera a raccontare momenti fondamentali e di passaggio della storia e della cultura americana. La storia di Edward Snowden era perfetta per un occhio critico come quello di Stone e per il suo talento nel mettere in luce l’ipocrisia di alcune istituzioni.
Stone si è chiesto cosa avrebbe potuto aggiungere a quanto già noto al pubblico. Esisteva già un documentario Citizengour di Laura Poitras, del 2014, premiato con l’Oscar®) che raccontava la vicenda di Snowden, oltre a diversi libri sull’argomento. ―Ho deciso allora di esplorare cosa passasse per la mente di Ed – racconta il regista ― Cosa lo aveva spinto ad uscire allo scoperto? Sapeva a cosa sarebbe andato incontro?