Un disco nuovo dopo un po’ di silenzio. Margherita alias Ditonellapiaga torna dopo due anni da Camouflage il suo primo album. Ora con Flash ritorna alla ribalta e lo presenta a Napoli nella libreria THE SPARK. Belle canzoni, sonorità ricercate che spaziano tra vari generi rimanendo sul percorso pop. Ditonellapiaga è cresciuta, e con questo nuovo disco ha tanta voglia di farci cantare e ballare.
Il racconto di un ragazza spontanea…
“Tutto il mio percorso dopo Sanremo è stato stupefacente. “Da zero a cento” come canta Baby K, una botta di successo mediatico -perché Sanremo è televisione- per poi ricadere per terra. Mi hanno conosciuta con Chimica con la Rettore, poi mi sono stata ferma per un anno, senza fare altre canzoni e questo potrebbe aver allontanato qualcuno o si sono scordati di me. Un‘artista necessita di una base solida che io mi sto costruendo un po’ per volta. Ho dovuto in un certo senso ricominciare. Dopo Sanremo che io nemmeno avrei dovuto fare non avevo altre canzoni, erano tutti nel primo album Camouflage, che era uscito in digitale prima di Sanremo e poi in vinile/cd dopo il festival con l’aggiunta di Chimica.
La gestione con Donatella è stata difficile anche se lei è stata molto amorevole, lei è “Donatella” e gestire quel duetto non fu facile. Perché non ci conoscevamo bene.
L’ idea di Flash nasce in maniera molto libera, istintiva, iniziando a scrivere canzoni, poi, quando ho notato alla terza/quarta che tra di loro si somigliavano, erano coerenti, ho iniziato a vedere un quadro di insieme. Il primo brano scritto è Non resisto con Whitemary, che poi ho ripreso per ultimo riscrivendolo completamente . Il primo brano che mi ha fatto capire a quali sonorità volevo avvicinarmi è stato Tu con me hai chiuso.
Ti dirò è un po’ più rock, genere che non avevo mai esplorato prima. Sonorità differenti ma anche legate alle basi elettroniche di Camouflage. Quindi: l’elettronica, il rock, le ballad sono diventate un po’ più folk e meno R&B.
Io non suono strumenti quindi non scrivo le scrivo da sola. Io scrivo le melodie e i testi. I pezzi nascono un po’spontanei come detto, per esempio È tutto vero non è nata al piano, abbiamo scritto la linea di basso e poi da lì abbiamo “gemmato“ sul pezzo. Fossi come te è nata con chitarra e voce, anche Come prima la cui melodia è stata scritta in meno di dieci minuti. È tutto vero è nata come prima cosa creando una linea di basso, poi i cori: “la…. La…. lalalaLa” che io ho ascoltato in un altro pezzo e li ho voluti. Questi vocali hanno un po’ il ruolo che hanno i fiati nei pezzi, sono musicali. Poi da lì abbiamo aggiunto il testo.
Mary (una collaborazione alla scrittura con La Rappresentante di Lista) e Come prima, sono brani molto personali legati alla mia vita vera, del mio sentire del mio modo di pensare. Fossi come te è stata difficile da scrivere perché non avevo chiare delle cose di me e della mia relazione e scrivendola le ho capite. Era come fare terapia, ma da sola, quindi era comunque complicato. Per prima cosa devi capire cosa vuoi dire in quel disco, per me è complicato, per me la musica è in primis suono, poi ci incastro le parole. Per i testi mi devo sforzare.
I “featuring” del disco sono nati tutti con un legame comune, il pezzo richiamava molto la loro voce, la loro “penna”. Il duo Coma cose con DNA erano gli unici che non conoscevo, il pezzo era proprio nelle loro corde. Gaia con ci conoscevamo già da l’estate scorsa in Sicilia mi ha fatto sentire dei suoi brani e viceversa, io le ho fatto sentire Una, il pezzo che era adattissimo per lei, che ha accettato il feat.
Con Fulminacci siamo molto amici e abbiamo fatto questo pezzo (Come prima n.d.r.) sulla perdita e sulla nostalgia. Un pezzo in cui mi dovevo sentire libera di esprimermi e solo con un amico potevo essere me stessa. “