” …io sono l’autunno
porto con me l’odore di castagne
legna che brucia, foglie che marciscono
e l’umido che arriccia i capelli….”
(Daniela Cesta)
Novembre. Tempo di castagne, di braci, di compagnia e di vino. Tutti noi abbiamo sentito nominare almeno una volta il vino novello o vino d’autunno. Ma pochi sanno cosa in realtà lo rende diverso da qualunque altro vino. La caratteristica fondamentale che lo contraddistingue è la particolare tecnica di vinificazione utilizzata per produrlo, ovvero la macerazione carbonica.
La tecnica prevede l’immissione di grappoli di uva interi, per un tempo relativamente breve, in un contenitore chiuso ermeticamente in cui viene immessa anidride carbonica. Per l’assenza di ossigeno si verifica un processo di fermentazione che trasforma gli zuccheri in alcol.
L’uva quindi non viene inizialmente pigiata, ma viene lasciata a macerare per qualche giorno a una temperatura intorno ai 30°. In questa fase l’alcol estrae dalla buccia il colore e le principali sostanze aromatiche, mentre il tannino è estratto in quantità limitata. Solo nella fase finale l’uva viene pigiata e l’eventuale residuo zuccherino trasformato in alcol con un metodo di vinificazione tradizionale.
Il risultato è un vino “facile”, beverino, poco tannico, dal colore vivo e acceso, dal gusto fresco, giovane e fragrante, che va bevuto entro pochi mesi dalla messa in commercio. Il vino novello può essere messo in commercio in Italia dal 30 ottobre fino al 31 dicembre.
Un Abbinamento ideale sono le castagne, in qualunque modo le cuciniate (bollite, arrosto, a castagnaccio….). Il novello si può tranquillamente abbinare anche ad un buon piatto di salumi misti. Un altro abbinamento è con i funghi freschi o secchi, con i carciofi che in genere sono un ortaggio difficile da abbinare, piatti di pesce o carni non troppo strutturati e con peperoncini profumati.
I migliori novelli italiani sono
- Merlot
- Cabernet
- Montepulciano
- Barbera
- Nero d’Avola
- Cannonau
- Aglianico
Queste sono le uve usando le quali si ricavano i vini novelli più apprezzati in Italia, che quindi si reperiscono indifferentemente da nord a sud. La giusta temperatura di servizio è 10 – 14 gradi