Una doccia gelata per la capolista: come pochi mesi fa, il Napoli subisce una dura lezione a domicilio dall’Atalanta, che domina e passa al “Maradona” con lo stesso punteggio, 3-0, inflitto alla squadra di Calzona nel finale dello scorso campionato.
Un risultato, stavolta, tanto duro quanto sorprendente, visto il primato in classifica legittimato dalla splendida vittoria arrivata a San Siro contro il Milan pochi giorni prima.
Dopo una partenza incoraggiante, gli uomini di Conte si sono ritrovati sotto al 10′ grazie al sinistro al volo di Lookman, giunto dopo un rinvio sbilenco di Olivera da corner e un paio di duelli aerei vinti troppo facilmente dagli orobici.
La partita si è però decisa un minuto dopo, quando la fucilata da fuori area di McTominay si è stampata sul palo a Carnesecchi battuto: l’Atalanta ha trovato ulteriore coraggio dallo scampato pericolo, mentre il Napoli ha progressivamente perso incisività ed aggressività.
Il raddoppio di Lookman con un destro da fuori area alla mezz’ora che ha sorpreso, troppo, Meret, dopo l’ampia libertà concessa al nigeriano e a De Kaetelare a inizio azione, hanno di fatto chiuso il match: nella ripresa gli azzurri hanno combinato poco anche dopo l’ingresso di Ngonge, Simeone, Raspadori e Neres, e il tris di Retegui arrivato nel recupero ha reso solo più amara una sconfitta ormai inevitabile.
Al di là delle legittime critiche sulla prova troppo arrendevole dei partenopei, non si può non condividere il pensiero di Conte, che ha ricordato quanto la squadra di Gasperini sia avanti nel suo percorso rispetto al suo gruppo, in fase di ricostruzione dopo un’annata disastrosa e molto più avanti in classifica di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia.
Il Napoli è comunque chiamato al riscatto in un match, se possibile, ancora più delicato: stasera infatti (ore 20:45) gli azzurri sono di scena di nuovo a San Siro contro l’Inter Campione d’Italia, che dopo la vittoria con il Venezia proverà a conquistare la vetta della classifica nello scontro diretto.
L’unico dubbio per il tecnico salentino riguarda Lobotka, reduce dall’infortunio in Nazionale e che sembra non ancora al top della condizione: per il resto dovrebbe essere confermata la formazione di domenica scorsa, anche se non è da escludere un ritorno al 3-5-2, con Mazzocchi al posto di Politano e Kvara vicino a Lukaku, con uno schieramento speculare a quello, rodato ed efficace, adottato di consueto dai nerazzurri.
Il Napoli è ancora a caccia della decima vittoria nella San Siro nerazzurra in Serie A, ed è proprio il successo degli azzurri il risultato che manca da più tempo: fu Josè Maria Callejon a firmare l’ultima vittoria contro l’Inter di Spalletti il 30 Aprile 2017.
Il pareggio dello scorso 17 Marzo, firmato da Juan Jesus e tristemente noto per la diatriba a sfondo razzista tra il brasiliano ed Acerbi, ha interrotto una striscia di 5 vittorie consecutive dei nerazzurri, la più recente delle quali è l’1-0 firmato Dzeko del 4 Gennaio 2023, prima sconfitta in campionato per il Napoli futuro Campione d’Italia.
Anche se la sconfitta con l’Atalanta era tutto sommato prevedibile, e un eventuale k.o. a San Siro è da mettere in preventivo, ci si aspetta una reazione da parte del Napoli, soprattutto sul piano dell’orgoglio e della qualità di gioco: se poi si dovesse tornare dal “Meazza” con un risultato positivo, il percorso di “ricostruzione” di cui hanno parlato sia Conte che De Laurentiis subirebbe un’ulteriore e importante accelerata.