Dopo la brillante vittoria per 3-0 ad Edimburgo contro i campioni d’Europa del Liverpool, il Napoli prosegue il suo precampionato con un’altra affermazione prestigiosa, battendo 1-0 al Velodròme l’Olympique Marsiglia del nuovo tecnico Vilas-Boas.
Che non sarebbe stata una partita dai toni amichevoli lo si era intuito già nei giorni scorsi, quando ai tifosi partenopei era stato imposto il divieto di seguire la squadra in trasferta, visto il non idilliaco rapporto tra le tifoserie, venute a contatto già nelle sfide della Champions League 2013/14 (nei gironi il Napoli si impose sia a Marsiglia per 2-1 che a Napoli per 3-2).
L’Olympique, inoltre, aveva voglia di festeggiare nel migliore dei modi il 120mo anniversario della fondazione del club, ed infatti lo stadio di casa presentava uno splendido colpo d’occhio, con i supporters francesi (oltre 50.000 i presenti) già in clima-campionato.
Non c’è da meravigliarsi dunque se il match è risultato nel complesso piuttosto nervoso, con diversi interventi duri e ripetute scaramucce tra i giocatori (su tutti Insigne e Payet) che l’arbitro Pignard non sempre ha saputo tenere a freno, nonostante non siano mancati i cartellini gialli.
Il Napoli non si è fatto però intimorire dal clima caldo (anche a livello metereologico, visti i “cooling break” concessi alle squadre in entrambe le frazioni di gioco) ed ha giocato un match all’insegna dell’ordine e della personalità, concedendo poco o nulla al Marsiglia e imponendosi in modo man mano più autorevole con il passare dei minuti.
Ancora senza Allan e Koulibaly, che rientreranno nelle prossime settimane, e privo anche di Zielinski bloccato da un improvviso attacco febbrile, Ancelotti schiera il Napoli con l’ormai consueto 4-2-3-1, affidando la mediana a due giovanissimi, il rientrante Fabian Ruiz (reduce dal brillante Europeo U-21 vinto con la sua Spagna) ed il neo-acquisto Elmas; il macedone risulterà tra i migliori, con una prestazione da veterano e già diverse giocate interessanti sulla trequarti.
In difesa, assente Malcuit ancora alle prese con un fastidio al polpaccio, spazio alla coppia centrale Manolas-Luperto, con il partente Hysaj e Ghoulam sugli esterni; in attacco formazione-tipo con Callejon a destra, Insigne a sinistra e Mertens alle spalle di Milik.
Dopo il calcio d’inizio battuto dal doppio ex, Alain Boghossian (suo il rigore all’Inter che mandò il Napoli di Gigi Simoni in finale di Coppa Italia nel 1997), il Marsiglia prova a partire forte alzando i ritmi e pressando gli azzurri sin nella loro area, ma il Napoli si difende con ordine senza correre grossi rischi; anzi, non appena il pressing francese viene superato, sono i partenopei a creare le migliori occasioni da rete.
Già al 10′ il Napoli potrebbe passare in vantaggio con Insigne, imbeccato da un cross basso dalla destra di Callejon dopo un bel passaggio filtrante di Mertens, ma il capitano azzurro colpisce, di sinistro, il portiere Mandanda in disperata uscita.
L’appuntamento con il gol era però soltanto rimandato, ed infatti al 38′ il Napoli passa con un’azione splendida, marchio di fabbrica dei partenopei nelle ultime stagioni: lancio di Insigne a premiare il taglio di Callejon, tocco all’indietro per l’accorrente Mertens che di piatto destro, di prima, centra l’angolino basso alla destra di Mandanda.
Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni, e la ripresa inizia con la consueta girandola di sostituzioni: in mezzo vengono proposti nuovamente sia Callejon che Gaetano, come nelle precedenti amichevoli, ed anche stavolta entrambi stupiscono in positivo.
Lo spagnolo mostra per l’ennesima volta la sua straordinaria intelligenza calcistica, giocando come se quello fosse il suo ruolo da anni, ed il napoletano classe 2000 continua il suo precampionato in crescendo, tra l’altro in una posizione mai coperta nelle formazioni giovanili: non è un caso che il Napoli abbia deciso di tenerlo in rosa senza mandarlo in prestito nelle serie inferiori.
Nel secondo tempo i ritmi si abbassano, e ad eccezione di qualche fallo di troppo e di un paio di spunti interessanti di Younes (altro giocatore che, siamo certi, tornerà utilissimo ad Ancelotti per la sua innata capacità di saltare l’uomo), il match fila via senza sussulti, con il Napoli padrone del campo e Meret spettatore non pagante.
Finisce 1-0 dunque, con la festa del Marsiglia rovinata, e con la testa già rivolta agli Usa: nella notte italiana tra il 7 e l’8 Agosto a Miami ci sarà la prima delle due sfide al Barcellona per la “La Liga-Serie A Cup”, con partita di ritorno Sabato 10 (ore 23) in Michigan.