Un quarto d’ora da Supereroi: il Napoli di Calzona ribalta il risultato a Monza con un inizio ripresa da antologia, e tiene ancora vive le speranze di raggiungere un piazzamento nelle coppe europee.
L’avvio di gara al “Brianteo” sembrava preludere ad un altro pomeriggio duro per i tifosi azzurri: dopo il vantaggio lampo firmato dal paracarro Djuric su cross di uno scatenato Zerbin, con gli impresentabili Di Lorenzo e Juan Jesus ancor colpevoli, i Campioni d’Italia hanno ruminato calcio per tutto il primo tempo.
Unici sussulti, l’errore sotto porta del capitano partenopeo da favorevole posizione, e un rigore solare incredibilmente negato a Ngonge, affossato da Zerbin a un passo dalla porta: troppo poco per lasciar sperare in un cambio di passo nella ripresa.
A mettere le ali al Napoli, dopo un primo tempo anonimo, è stato Osimhen: su cross alto e lento di Anguissa, “Air Victor” è decollato addirittura a quota 2,23 m per battere Di Gregorio, nonostante il ponte di uno scorrettissimo Izzo, che avrà anche l’onore di restare immortalato nell’immagine di un gesto atletico destinato a rimanere negli annali dello sport.
A quel punto, come se il talento degli azzurri fosse stato improvvisamente liberato, sul Monza si è abbattuto un autentico ciclone: un minuto dopo il pareggio, Politano, subentrato a Ngonge, ha tolto la ragnatela dall’incrocio dei pali alla sinistra del portiere lombardo con una clamorosa voleè di sinistro dal limite, e pochi istanti più tardi Zielinski, sempre di sinistro e sempre da fuori area, ha mandato il pallone a baciare la traversa prima di infilarsi ancora in rete.
Il Monza, tramortito, ha provato a reagire con Colpani, fortunato nel trovare una deviazione che ha reso il suo tiro a giro imprendibile per Meret, ma sono bastati 20″ a Raspadori, sostituto di Kvara, per chiudere il match con il tap in vincente dopo la percussione di Di Lorenzo respinta da Di Gregorio.
Un pomeriggio iniziato malissimo è finito dunque in gloria, con il 4-2 finale che regala al Napoli una boccata di ossigeno nella corsa all’Europa: gli azzurri però devono continuare a vincere, a partire dal lunch match di oggi (ore 12:30) contro il Frosinone di Di Francesco, in piena lotta per non retrocedere.
Calzona perde Olivera, uscito per una lieve contrattura a Monza, mentre Politano, allenatosi a parte durante tutta la settimana, resta in dubbio; dovrebbe essere invece confermato Zielinski, che oltre al gol gioiello, a Monza ha mostrato sprazzi di voglia di chiudere al meglio la sua grande avventura napoletana.
Il Napoli ha sempre vinto nei precedenti con i ciociari in Serie A, e a Fuorigrotta è sempre finita 4-0: il 14 Maggio 2016 la tripletta di Higuain, con la leggendaria rovesciata finale, oltre a garantire la qualificazione Champions agli uomini di Sarri, consegnò all’argentino il record assoluto di gol in campionato, 36, soltanto eguagliato 4 anni dopo da Immobile.
Fu invece Arek Milik il protagonista del poker dell’8 Dicembre 2018: il polacco siglò una doppietta, con Zielinski ed Ounas a completare il tabellino dei marcatori.
Anche la sfida più recente, giocata in Coppa Italia, si è conclusa con un 4-0, ma stavolta…per il Frosinone: lo scorso 19 Dicembre il turnover voluto da Mazzarri fu deleterio, visto che i titolari entrarono svagati e svogliati, e finirono umiliati sotto i colpi di Berrenechea, Caso, Cheddira e Harroui.
La scoppola subìta qualche mese fa deve costituire un campanello d’allarme fortissimo per una squadra che, pur avendo dimostrato tutte le sue potenzialità nella ripresa di Monza, per coltivare ancora speranze continentali non può più concedersi né pause nè distrazioni.