Ci troviamo in via Toledo nel negozio di NAPOLIMANIA con ENRICO DURAZZO
COME NASCE NAPOLI MANIA’’’?
Napolimania nasce in maniera goliardica per un senso di rivalsa verso il nord Italia e da una storia raccontatami da una vecchia guida napoletana. Tra i tanti racconti uno catturò la mia attenzione : Nel dopoguerra se la passavano così male che non avevano niente da mangiare né da rubare, gli scugnizzi allora si inventarono una cosa straordinaria, prendevano dei barattoli di vetro vi premevano dentro le bucce di mandarino e richiudevano bene bene quel boccaccio. Dato che in quel periodo la città era piena di soldati americani andavano da questi soldati gridando “Aria di Napoli aria di Napoli“ i soldati divertiti da questa trovata prendevano questi barattoli dando loro un dollaro. Da qua nasce questo business bellissimo perché Napoli è atmosfera,è fantasia. L’aria di Napoli ha una logica, feci questa buatta di aria di Napoli,una cosa fatta per bene,non arrangiata. La Cosa ebbe un sacco di successo mi chiamarono a Canale 5 mi chiamo’anche Magalli in una sua trasmissione e io mi presentai in studio con una maschera antigas con avanti avvitata la mia buatta con l’aria di Napoli, quando mi chiese il perché di quella cosa gli risposi che troppo tempo senza senza aria di Napoli io proprio non ci potevo stare. Da li iniziarono a conoscermi un po’ ovunque.
COME NASCONO QUESTE IDEE?
Molti miei gadget sono nati in risposta alle offese che fanno a noi napoletani tipo la maglietta che ho fatto in risposta ai leghisti e in specialmodo a Bossi dove c’è scritto “Dio creò la Padania e poi accortosi dell’errore creò la nebbia” oppure come “Il sapone al magma del Vesuvio” creato in risposta ai cori razzisti che la domenica dobbiamo sempre sentire contro i tifosi del Napoli e la nostra città. Quindi, quando questi cosiddetti tifosi inizieranno a urlare lavali lavali lavali con il fuoco loro non faranno altro che fare della pubblicità gratuita al mio prodotto.
L’idea che le ha dato più soddisfazione?
Tra tutti questi i miei gadget quello che più mi ha dato soddisfazione è stato proprio il primo cioè quello dell’aria di Napoli. Un altro gadget che mi ha dato tantissime soddisfazioni è stato un dipinto di Andy Warhol rivisto è corretto, cioè al posto della bandiera americana io ho messo la bandiera del Napoli e poi c’è scritto delle paroline ad hoc perché il napoletano è napoletano sempre dovunque e comunque.
IN QUESTO MOMENTO DI CRISI QUALE E’ LA SUA POLITICA DI VENDITA?
Anche noi per colpa della crisi abbiamo dovuto diminuire la produzione, abbiamo dovuto chiudere diversi negozi anche per colpa di tutta la concorrenza sleale che abbiamo avuto con la Cina. Loro comunque fanno copie su copie ma noi rimaniamo e siamo gli originali, noi facciamo come l’Araba Fenice rinasciamo dalle nostre ceneri .
COSA MANCA A NAPOLI CHE VORREBBE INVECE CHE CI FOSSE?
Io suggerirei di mettere le indicazioni o le insegne sia stradali che dei negozi sia in italiano che in lingua napoletana. Noi, come napoletani, non dobbiamo rinnegare nè la nostra lingua nè la nostra napoletanità. Per esempio io ho fatto delle scritte per Il Santobono in napoletano scritte ironiche perché nell’ ospedale fanno la comicoterapia per i bambini ricoverati, scritte che indicano uscite, ascensore, scale. Sono tutte cose per alleggerire l’atmosfera però sono cose simpatiche.
CI PUO’ PARLARE DI COME E PERCHE’ E’ NATA “NAPOLI MANIA FOR AFRICA?”
Al Santobono Io ho un amico carissimo che fa il chirurgo e fa anche il volontario in Africa è normale per me donargli delle magliette,dei cappellini delle matite colorate,insomma delle piccole cose che possono strappare un sorriso.