E Sinfonia Azzurra fu, nella città di Mozart: il Napoli esce con il morale a mille dal mercoledì di Champions, concluso con l’importantissima vittoria per 3-2 con la quale ha espugnato la “Red Bull Arena” di Salisburgo (inviolata da 70 partite e 3 anni), e si rituffa in campionato.
Domenica alle 15 gli azzurri saranno di scena a Ferrara contro la SPAL, in una sfida dal sapore antico non solo per l’orario “classico” nella quale si disputerà: le sfide tra napoletani ed estensi hanno infatti caratterizzato gli anni ’60, periodo durante il quale la formazione biancazzurra ha raggiunto i migliori risultati della propria storia.
Alla SPAL è legato un ricordo particolarmente piacevole per i partenopei: il 21 Giugno 1962, battendo proprio i biancazzurri per 2-1 nella finale all’Olimpico di Roma, il Napoli conquistò il primo trofeo della propria storia, la Coppa Italia.
Ad aprire le marcature fu proprio un ex Spallino, Corelli, ma il gol decisivo fu siglato da Ronzon.
Il Napoli vinse il trofeo quando militava in Serie B, e ancora oggi è l’unica squadra italiana ad essere riuscita nell’impresa.
Proprio agli anni ’60 risalgono gli ultimi risultati positivi per gli estensi sul proprio campo contro il Napoli in serie A: l’ultimo successo biancazzurro è il 4-2 del 30 Settembre 1962, l’ultimo pareggio quasi 60 anni fa, il 2-2 del 7 Febbraio 1960.
I precedenti a Ferrara nel massimo campionato sorridono agli azzurri, che si sono imposti 7 volte contro le 6 dei padroni di casa, mentre per 3 volte la sfida si è conclusa in pareggio.
La SPAL è stato anche uno dei primi avversari del Napoli Soccer di Aurelio De Laurentiis, che 15 anni fa, il 24 Ottobre del 2004, pareggiò 0-0 a Ferrara nella settima giornata del campionato di Serie C1.
Con il ritorno degli emiliani in Serie A la sfida si è riproposta, con due affermazioni azzurre in altrettanti confronti; curiosamente sono stati due terzini sinistri a decidere il risultato: Faouzi Ghoulam con uno splendido destro al termine di un’azione personale siglò il gol del 3-2 del 23 Settembre 2017, ricordato anche purtroppo per il secondo grave infortunio patito da Arek Milik con il Napoli.
E’ stato invece Mario Rui a segnare il gol del definitivo 2-1 del 12 Maggio scorso con un bel sinistro sotto la traversa nei minuti finali.
Sono tanti gli ex giocatori estensi ad aver scritto pagine di storia importanti con il Napoli, in campo o in panchina: Ottavio Bianchi ed Albertino Bigon, allenatori campioni d’Italia con gli azzurri, hanno indossato da giocatori la maglia della SPAL, così come Edy Reja, che ha riportato il club di De Laurentiis dalla Serie C alle Coppe Europee dal 2005 al 2008.
Altro grande doppio ex fu il portiere Ottavio Bugatti, che il Napoli prelevò dalla SPAL nel 1953 e che all’ombra del Vesuvio giocò per ben 8 stagioni ad ottimi livelli, arrivando anche a vestire la maglia della Nazionale.
Ci si augura che possa fare ancora meglio un altro ex portiere della SPAL, Alex Meret, arrivato lo scorso anno a Napoli, che dopo i primi mesi difficili a causa di un brutto infortunio al braccio sta rapidamente diventando uno dei punti fermi della formazione di Carlo Ancelotti (decisivo anche mercoledì a Salisburgo), oltre ad essere stabilmente tra i convocati nell’Italia del C.T. Roberto Mancini.
Unico ex partenopeo nelle fila degli estensi è invece il centrocampista Mirko Valdifiori, arrivato a Napoli con grandi aspettative nell’estate nel 2015 dall’Empoli, ma ben presto scavalcato nelle gerarchie di mister Sarri da Jorginho, e ceduto al Torino dopo una sola stagione in maglia azzurra.
La differenza di valore tra le due rose, l’entusiasmo derivato dalla brillante vittoria in Champions, e la tradizione favorevole nei precedenti disputati a Ferrara, fanno sì che gli azzurri partano con i favori del pronostico, ma bene ha fatto il Presidente De Laurentiis già giovedì mattina ad invitare i propri giocatori alla massima concentrazione: Inter e Juventus non si fermano, e non dovrà farlo nemmeno il Napoli domenica a Ferrara se vuole continuare a lottare per il vertice della classifica.